Dal 24 al 26 settembre Firenze ospiterà il Festival dell’Acqua, uno fra i principali appuntamenti nazionali incentrati sui temi del servizio idrico.
Ideato e promosso da Utilitalia, il Festival dell’Acqua è giunto all’ottava edizione e nel 2024 sarà organizzato in collaborazione con Publiacqua e Confservizi Cispel Toscana. Saranno circa 220 i relatori, per una tre giorni di riflessioni e approfondimenti - 18 convegni trasessioni plenarie ed eventi paralleli - con ospiti nazionali e internazionali per parlare di acqua, intesa come risorsa essenziale per la vita.
Il Festival dell’Acqua non sarà solamente un’occasione importante per gli addetti ai lavori, ma coinvolgerà anche la città con intrattenimenti ed eventi artistici e culturali, per approfondire il tema dell’acqua sottovarie angolature.
La manifestazione, a cadenza biennale, arriverà a Firenze (il 24 settembre a Palazzo Vecchio e il 25 e il 26 nella Fortezza da Basso) dopo le edizioni di Genova nel 2011, L’Aquila nel 2013, Milano nel 2015, Bari nel 2017, Bressanone/Venezia nel 2019, una versione digitale nel 2021 e Torino nel 2022.
Esponenti della politica, tecnici ed esperti del settore si confronteranno con i principali attori italiani ed europei del servizio idrico sugli investimenti infrastrutturali e finanziari per la tutela della risorsa, sulle politiche di adattamento al cambiamento climatico, sulla governance; e ancora sulla digitalizzazione del servizio idrico integrato, sulla depurazione e sui cambiamenti attesi dalla nuova Commissione Europea.
Tra i temi al centro del dibattito ci sarà anche quello della sicurezza dell’acqua del rubinetto. Come ha evidenziato il primo rapporto elaborato dal Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque dell’Istituto Superiore di Sanità, negli ultimi tre anni i controlli effettuati sono risultati conformi ai parametri di legge nel 99,1% dei casi. In questo quadro, gli operatori del servizio idrico sono al lavoro per l’implementazione dei Piani di Sicurezza dell’Acqua (PSA), che hanno lo scopo di identificare e prevenire ogni rischio legato alla qualità delle acque destinate al consumo.
I PSA dovranno essere completati entro il 12 gennaio del 2029 per i sistemi di fornitura. Da un’indagine di Utilitalia che sarà presentata nel corso del Festival è emerso come, allo stato attuale, la popolazione servita con PSA predisposto (su un campione di circa 32 milioni di abitanti) è pari al 37,8%.
In decisa crescita è il grado di implementazione dei Piani, che è passato dal 16% del 2019 al 40% del 2023, mentre dal campione analizzato il tempo medio per il completamento è di circa altri 4 anni.
L’indagine della Federazione ha valutato anche valore degli investimenti totali derivanti dall’implementazione del PSA che, per un campione ristretto di 19 aziende, è risultato pari a 122 milioni di euro.Per informazioni: https://festivalacqua.org/