Fai da te, a Firenze anche il parrucchiere diventa Self Service

​La crisi non risparmia nessuno, neppure la forfora

Antonio
Antonio Lenoci
20 gennaio 2015 09:03
Fai da te, a Firenze anche il parrucchiere diventa Self Service

Una "Novità" come recita l'annuncio in vetrina. Sembra un moderno "Post" lungo la via urbana ed è l'invito che un parrucchiere fiorentino rivolge ai suoi potenziali clienti in preda all'indecisione sulle migliori forbici da scegliere, alla ricerca dell'ottimo rapporto tra qualità e prezzo.Potrebbe rivelarsi una intuizione geniale? "Noi ci mettiamo la professionalità - spiega lo staff - mettendoci l'attrezzatura, lo shampoo, il taglio, il colore..

ma la piega se la fa il cliente. Qualità e convenienza". Capito? Con buona pace di chi per anni ha sviluppato l'arte dell'acconciatura più trendy elaborando pettinature al limite del design estremo. Andando contro ogni principio di selezione dettato dai Forum sul capello che invitano a scegliere il miglior parrucchiere anche, ed in alcuni casi soprattutto, valutando la tenuta dell'acconciatura nei giorni seguenti al taglio. Era la vecchia generazione: adesso il cliente può fare da solo.

L'iniziativa potrebbe diventare un modello, come spesso capita alle idee nate a Firenze.Presto su Facebook o Twitter potremmo trovare pettinature abbozzate davanti allo specchio, con richiesta di consenso e condivisione: riga a destra o a sinistra, sfumatura alta o bassa, e la frangetta la facciamo? Mentre il cliente successivo attende il suo turno scorrendo immagini dei Vip nella gallery di qualche Blog.Il Fai da te non è più solo l'Hobby del fine settimana.

Nella nuova concezione dei tempi e nella costante necessità di fare economia ragionata: la chiamata all'esperto salta e si cerca direttamente la materia prima. Lo confermano i rivenditori di minuteria che hanno visto un rinnovato entusiasmo attorno agli utensili da lavoro. Molte famiglie si sono date alle autoriparazioni, per non parlare di interi condomini che in assemblea cercano tra i vicini di casa aspiranti idraulici, elettricisti e giardinieri come si farebbe per un dottore in caso di incidente, davanti alle raccomandazioni dell'Amministratore che invano predica una corretta applicazione della burocrazia a partire dal rilascio della certificazione.Dal Macellaio troveremo la carne da affettare a piacimento, così per il pesce da pulire sul posto.

Stessa cosa potrebbe accadere per la prova degli occhiali o per il dentista "Questo è il trapano.. qui c'è lo specchio. Una sola richiesta. Urli a modo perché altrimenti mi spaventa il prossimo".Sarà sempre più Self Service? "Questo è lo stetoscopio: il numero convenzionale è il 33, ma se preferisce cambiare, se ne ha uno preferito, faccia pure" potrebbe accoglierci così persino il dottore, la figura che nella tradizione rappresenta la professionalità estrema, prima di indicarci il recipiente con i principi attivi da miscelare per ottenere il farmaco adatto.

Eliminata così anche la ricetta elettronica. C'est plus facile. Esistono dei veri e propri cultori del genere per i quali tutto dovrebbe fare capo ad un sistema di autogestione: impartire le basi e sopravvivere con la pratica. L'esatto contrario di quanto è stato detto negli anni dell'istruzione italiana che ha inculcato teoria mandando i giovani all'estero per poter fare pratica.Il rischio, secondo alcuni rappresentanti di categoria, è quello di perdere totalmente il rispetto verso l'altrui professione, in un mondo in cui risparmiare e razionalizzare sono diventati la regola da seguire il motto "Lo saprei fare anche io" potrebbe rimettere tutto in discussione ad iniziare dal disorientamento scolastico.Come il signor di Bergerac, che in vita sua fu tutto e non fu niente o se preferite le parole di Franco Migliacci e Jimmy Fontana So far tutto o forse niente da domani si vedrà, e sarà, sarà quel che sarà

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