Energia: tagliati gli incentivi e non i costi della bolletta

Gli "oneri di sistema" rischiano di essere un boomerang per gli italiani

05 maggio 2015 12:27
Energia: tagliati gli incentivi e non i costi della bolletta

La promessa è l’arma preferita dai politici per catturare l’attenzione su di se. A marzo 2014 l'ex sindaco di Firenze e Presidente del Consiglio Matteo Renzi annuncia in conferenza stampa il suo piano di riforme chiamato “La Svolta Buona”, che comprende una lunga serie di interventi tra cui una promessa sul costo dell’energia per le aziende.

La promessa di tagliare del 10% il costo dell’energia per le imprese a partire dal 1 maggio è stata completamente disattesa.

A dirla tutta un taglio c’è stato, l’importo dei cosiddetti “oneri di sistema” è stato ridotto di qualche decimale:

Promessa 2

Quota variabile 3

La differenza di 0,00623 € per ogni kWh consumato è sicuramente un piccolo passo, ma è molto distante da quella riduzione del 10% promessa. Sul totale di una bolletta, stiamo parlando di circa il 2-2,5%, niente di trascendentale.

Il vero dramma però non sta nell’aver realizzato molto meno di quanto annunciato. Il dramma sta nel modo in cui si è raggiunto l’obiettivo. Il taglio di questi “oneri di sistema” è stato ottenuto infatti andando a tagliare retroattivamente gli incentivi che vengono pagati a chi produce energia pulita grazie ai pannelli fotovoltaici.

Anche se riguarda solo gli impianti più grandi, da un punto di vista tecnico questo taglio è un grosso errore. Infatti chi ha investito nel fotovoltaico, lo ha fatto perché aveva un contratto con lo Stato che garantiva per 20 anni una determinata cifra per ogni kWh prodotto.

Andare a modificare un contratto di questo tipo apre la strada a una valanga di azioni legali da parte di chi si ritrova oggi ad incassare molto meno di quanto previsto, primi fra tutti gli investitori stranieri per i quali ogni giorno che passa siamo sempre meno credibili.

E’ come se io andassi in pensione con 1.000€ al mese e dopo due anni all’improvviso la mia pensione passasse a 700€. Tra un paio d’anni, quando gli investitori danneggiati avranno ottenuto l’abrogazione della norma che riduce gli incentivi che gli spettano, lo Stato non solo dovrà restituire loro quanto gli è stato tolto ma dovrà pagare loro anche un risarcimento per i danni subiti.

Cosa significherà per le bollette questo? Semplicemente che il costo degli oneri in bolletta non solo tornerà ai livelli di prima, ma addirittura salirà.

Tecnico Bollette — rubrica a cura di

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