Empoli: spacciavano di fronte alle scuole e ai giardini pubblici

In manette due cittadini nigeriani. Tra i loro clienti anche diversi minorenni.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 Maggio 2014 14:19
Empoli: spacciavano di fronte alle scuole e ai giardini pubblici

Spacciavano hashish e marijuana ai giovani fissando appuntamenti nei pressi dei giardini pubblici e delle scuole dell’empolese. Tra i loro clienti anche diversi minorenni. E’ quanto emerso ad Empoli a conclusione di una complessa attività investigativa della polizia. Questa mattina gli uomini del Commissariato cittadino diretto da Maurizio Di Domenico hanno catturato due cittadini nigeriani di 27 e 34, accusati entrambi del reato di spaccio continuato in concorso di sostanze stupefacenti e per questo destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Firenze.

Un’articolata attività investigativa, con lunghi appostamenti e pedinamenti, ha portato gli inquirenti ad individuare i due cittadini stranieri e a ripercorrere la loro attività illecita ricostruita dal giugno scorso al febbraio di quest’anno. Nel corso delle indagini, la polizia ha denunciato anche un terzo cittadino nigeriano per concorso in spaccio, sequestrato oltre 60 grammi di sostanza - tra marijuana ed hashish - ed identificato infine 9 consumatori di droga, tutti segnalati alla locale Prefettura.

Le perquisizioni di stamani nei confronti dei tre indagati, hanno portato al sequestro a casa del 34enne nigeriano di 100 grammi di marijuana già confezionati in 60 dosi pronte ad essere smerciate su piazza ed una bilancina di precisione. Il rinvenimento dello stupefacente ha ulteriormente aggravato la posizione dello straniero che dai domiciliari è finito così a Sollicciano con una nuova accusa di detenzione ai fini di spaccio. In carcere anche l’altro suo connazionale, già menzionato nell’ordinanza del GIP fiorentino: al momento del suo arresto l’uomo non aveva una fissa dimora, circostanza che ha reso necessaria la sua traduzione presso l’istituto di detenzione del capoluogo toscano.

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