Elezioni regionali: Giani propone un tavolo programmatico

Cgil: “Va nella giusta direzione la proposta del Presidente”. Cisl: "Il ritardo sottrae spazio al confronto"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 Luglio 2025 14:42
Elezioni regionali: Giani propone un tavolo programmatico

Firenze, 10-7-2025- Il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha proposto la costruzione di un tavolo programmatico che coinvolga le forze politiche progressiste, assieme alle organizzazioni sindacali ed alle associazioni, per confrontarsi sul programma per le prossime ed imminenti elezioni regionali, va nella giusta direzione.

"Sarà l’occasione per costruire uno schieramento progressista allargato incardinato sull’asse Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra considerando anche un coinvolgimento della sinistra politica e sociale presente nella nostra regione.Ritengo che sia importante mettere al centro la tenuta e difesa del nostro sistema manifatturiero, fatto di industria, distretti ed artigianato, realizzando una robusta Agenzia per lo sviluppo dotata di importanti risorse, una IRI toscana insomma. Lotta alle rendite, acqua pubblica, sanità pubblica efficace e vicina ai territori ed ai cittadini, reddito sociale di cittadinanza e lotta alle diseguaglianze, cura dell’ambiente e del territorio a fronte della crisi climatica, transizione ecologica socialmente sostenibile sono i temi che dovranno far parte della discussione, che dovrà essere la più ampia e diffusa possibile.

Bisogna avere l’obiettivo e l’ambizione di riportare al voto –dichiara Rossano Rossi, segretario generale CGIL Toscana– le migliaia di cittadine e cittadini toscani che hanno smesso di votare non trovando rappresentanza e risposte ai loro bisogni, a partire da quelli materiali. Le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori, e dei soggetti più deboli, devono essere centrali nelle scelte di governo della regione: è per noi un elemento che deve essere colto dalle forze politiche che vogliono rappresentare adeguatamente e credibilmente il mondo del lavoro".

Approfondimenti

"La campagna elettorale è da sempre un momento fondamentale del processo democratico. Certo, ci sono manifesti attaccati sui muri e santini distribuiti tra amici e conoscenti, cene elettorali e polemiche strumentali ‘acchiappavoti’, ma si tratta anche e soprattutto di un momento dedicato al confronto vero delle idee e dei programmi. Uno spazio in cui chi si candida a governare un comune o, come in questo caso, una regione non solo presenta le sue idee e il suo programma, ma ancora prima ascolta le esigenze, le richieste e le proposte che arrivano dalla società civile e dalle sue multiple e varie espressioni organizzate: da noi sindacati alle associazioni datoriali, dalle società sportive ai circoli di quartiere, dalle comunità religiose alle associazioni culturali.

In una democrazia sana, tutti hanno il diritto/dovere di partecipare al processo democratico che porterà a scegliere chi ci governa. E’ la bellezza della libertà nutrita di partecipazione.

In Toscana oggi questo spazio viene scippato. Mancano tre mesi al voto, con in mezzo agosto, e ancora le principali forze e coalizioni politiche non hanno scelto il proprio candidato.

Sono ancora intente a fare i conti tra le varie anime dei partiti o dei movimenti. C'è chi ha scelto un candidato, ma ancora non l’ha ufficializzato e chi il candidato ce l'avrebbe già prontissimo, scalpitante e, ‘sondaggi alla mano’, molto apprezzato, ma continua a rimuginare.

E il tempo passa. I cittadini però hanno necessità di conoscere prima di scegliere. E se la campagna elettorale si ridurrà a poche settimane ci sarà spazio solo per la zuffa da pollaio, per la contrapposizione dura e pura, la resistenza ai neofascismi contrapposta al liberiamoci dai comunisti. Zero confronto, solo scontro.

Noi invece vorremmo avere il tempo di proporre e ascoltare prospettive per la nostra Toscana. Una terra dove la manifattura sta arretrando (basta leggere l’ultimo rapporto Irpet), la moda non riemerge dalla crisi, le infrastrutture viarie collassano, tra lavori iniziati e non finiti e altri attesi da decenni, la sanità che costa e non riesce a riorganizzarsi, i rifiuti che invece di essere una risorsa aumentano in quantità e costo, senza che si siano trovate soluzioni definitive.

Insomma, signori, è l’ora delle scelte: fatele velocemente, perché noi – e la società toscana come noi - di cose da dire ne abbiamo in quantità. Aspettiamo solo che ci indichiate a chi dobbiamo rivolgerci" dichiara Silvia Russo, segretaria generale Cisl Toscana.

"Nei giorni scorsi il Presidente uscente della Regione Toscana ha detto chiaramente che si voterà il 12 ottobre, per poi scoprire che la segretaria del PD non lo ha ancora incoronato come candidato di un ampio e variegato tentativo di coalizione di netta sinistra. Oggi Giani ripete che lui si candida. Da tutto ciò emerge che le coalizioni di sinistra mirano a mantenere potere e sedie e non ad approntare progetti e prendersi cura delle necessità dei toscani.

Intanto Giani riempie i suoi social dando date senza ancora sapere se sarà il candidato di sinistra. Insomma, una enorme confusione dove ancora una volta sul tavolo dell’obitorio c’è il morto: il cittadino" dichiara il coordinatore di Gruppo Misto-Noi Moderati Luca Santarelli.

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