Dov'era e Com'era: la ricostruzione del Ponte a Santa Trinita

Il raro film del 1958 riportato alla luce e digitalizzato venerdì 27 giugno (ore 17.30) al Cinema Odeon di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 giugno 2014 00:20
Dov'era e Com'era: la ricostruzione del Ponte a Santa Trinita

A settant’anni dall'agosto 1944, quando i Tedeschi in ritirata fecero saltare in aria i ponti e gran parte del centro storico di Firenze, la Soprintendenza Archivistica per la Toscana, insieme a Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana e Istituto Storico della Resistenza in Toscana, presentano un raro e pressoché sconosciuto filmato girato tra il 1955 e il 1958, “Dov’era e com’era. La ricostruzione del Ponte Santa Trinita di Firenze”, che documenta le fasi della rinascita, dopo la distruzione, dello storico ponte fiorentino.

Questo straordinario documentario venne girato dai registi fiorentini Riccardo Melani e Bernardo Seeber, con il commento dello stesso architetto Riccardo Gizdulich, artefice della ricostruzione, letto dalla voce di Riccardo Cucciolla. Il film venne proiettato al cinema Odeon per l’intera giornata del 16 marzo 1958, in occasione dell’inaugurazione del ponte.

La pellicola originale, della quale si erano negli anni perse le tracce, è stata rinvenuta all’interno dell’archivio Gizdulich, digitalizzata e restaurata, e sarà riproposta ai fiorentini al Cinema Odeon di Firenze il 27 giugno, alle ore 17.30 (ingresso libero), all’interno di una manifestazione intitolata “Dov’era e com’era”, dal nome del comitato di Fiorentini che sostenne le varie fasi dell'opera - determinati a far tornare a nuova vita il ponte - e titolo del documentario.

Approfondimenti

Per contestualizzare il documentario in quei tragici giorni del secondo dopoguerra, a precedere la proiezione del film ci sarà la lettura dialogante - realizzata grazie alla collaborazione del Teatro della Pergola - di brani tratti da due diari, quello dell’architetto Nello Baroni, che raccontano i concitati momenti del ricovero dei

cinquemila sfollati a Pitti e dell'esplosione dei ponti, e soprattutto quello del fotografo Giulio Bencini, che tra il 2 agosto e il 2 settembre 1944 descrive con registro popolare e quasi vernacolare, di grande efficacia, la distruzione di Firenze e la dolorosa violazione della sua bellezza.

Ci sarà inoltre la proiezione di un apprezzato film di Massimo Becattini, dal titolo Firenze 1944, che documenta le giornate vissute dalla città gigliata in quello scorcio di guerra, nelle quali si svolsero gli ultimi scontri bellici prima della definitiva Liberazione del 1945.

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