Discoteche e locali da ballo: danno economico ingente

Forza Italia Firenze in sostegno della categoria: “Ecco le nostre proposte. Passata l’emergenza servirà un tavolo di concertazione”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 aprile 2020 12:30
Discoteche e locali da ballo: danno economico ingente

“Il mese di aprile inizia come è terminato quello di marzo, in piena emergenza sanitaria da Coronavirus, un’emergenza sanitaria che quando finirà lascerà il posto ad una crisi socioeconomica che già si intravede” afferma Jacopo Cellai, Capogruppo di Forza Italia e Coordinatore azzurro cittadino.

“Occorre considerare – continua Cellai – che quando la fase emergenziale terminerà, la vita quotidiana riprenderà, seppur gradualmente, ed i locali e le attività dove si creano assembramenti saranno gli ultimi autorizzati alla riapertura. Queste aziende dunque saranno le ultime a ricominciare la loro attività, subendo un danno economico notevole, considerato che l'indotto complessivo, solo a Firenze città, supera i 1000 occupati”.“Ecco perché – continua Giampaolo Giannelli, Vicecoordinatore Provinciale Forza Italia Firenze – sosteniamo le richieste avanzate dalla Silb Fipe, Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento di Ballo e di Spettacolo, sia a livello locale che nazionale, istanze volte a cercare di contenere il danno e a mantenere i posti di lavoro.

Si tratta - precisa Giannelli - di richieste che già sono state inviate dalla Silb al Governo, a seguito della emanazione dei vari DPCM che si sono succeduti, e che risultano al momento insufficienti a tutelare questo importante settore”.“Tra le proposte avanzate – spiegano Cellai e Giannelli – spiccano il Condono Fiscale per tutte le scadenze del 2020, la sospensione delle utenze e il blocco del distacco per morosità, la sospensione del pagamento dei mutui e degli altri finanziamenti rateali, il ripristino dei voucher cartacei per il lavoro occasionale con annessa semplificazione burocratica, abolizione ISI, riduzione Iva dal 22 al 10%, emanazione di una norma temporanea tesa ad evitare lo sfratto per morosità, la richiesta che anche questa tipologia di locali possa accedere al credito di imposta ex art.

56 del DL 18 con estensione del beneficio quindi anche agli immobili accatastati D3 o D8. Oltre a cancellare l’articolo 100 del Tulps ed ha consentire una nuova modulazione delle capienze in quanto troppo rigide rispetto alle altre nazioni europee”.C’è poi da pensare a come ripartire una volta passata l’emergenza. “I gestori dei locali chiedono – sottolineano gli esponenti azzurri – un tavolo di concertazione con le Amministrazioni, in modo da poter definire una serie di rigorose regole di carattere generale, nell'interesse della comunità intera”.“Un approccio – concludono Cellai e Giannelli – equilibrato, saggio, razionale, perché teso non solo a risolvere i problemi attuali, ma anche a definire, assieme alle amministrazioni pubbliche, linee guida di carattere generale per il futuro; auspichiamo quindi che l'insieme di proposte avanzate venga accolto nella sua interezza”.

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