Crisi: l'appello del sindaco di Volterra per la Smith

Fattori: "Royalties della Solvay per la messa in sicurezza della Val di Cecina". Cantieri Navali di Pisa, Enrico Rossi: “Vittoria degli operai, vera classe dirigente”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 maggio 2015 22:23
Crisi: l'appello del sindaco di Volterra per la Smith

E' dei giorni scorsi la lettera aperta inviata dal Sindaco di Volterra Marco Buselli a tutti i candidati affinché venga preso un impegno per dirottare parte dei tre milioni di euro delle royalties, che Solvay versa annualmente a Stato e Regione, al territorio e ai bisogni di Saline di Volterra.

"Mantenere alta l'attenzione sul futuro della Smith di Saline di Volterra e dei suoi lavoratori cogliendo l'opportunità di questo faro acceso sulla Val di Cecina per rispondere ai bisogni del territorio e dei suoi cittadini. Ci impegneremo affinché la Regione destini parte delle royalties della Solvay, per le concessioni minerarie, a Saline di Volterra per la sua messa in sicurezza idrogeologica ed il suo sviluppo ambientale e produttivo" risponde il candidato alla Presidenza della Regione Toscana per Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori "E' doveroso che ci sia un equa distribuzione delle royalties fra tutti i territori interessati, ma soprattutto è doveroso che quanto ricevono governo ragionale e nazionale sotto questa forma torni in quantità assai più sostanziosa ai territori.

Ma non c'è solo un aspetto di monetizzazione - afferma Fattori - Infatti siamo di fronte a un caso classico di conflitto ambiente/lavoro che va gestito nella maniera migliore. Anche su questo Rossi e la sua Giunta non sono stati all'altezza. Hanno infatti continuato a dire che vi sarebbe stato il famoso nuovo accordo di programma su Solvay ma questo, ad oggi, non risulta firmato e quindi il problema che sorge fra presenza di un sito industriale con importanti ricadute occupazionali come Solvay (e Atisale) e i fortissimi impatti ambientali che comporta rimangono tutti in piedi e la Regione si volta dall'altra parte.

Un accordo quadro ci vuole e deve coinvolgere anche il governo affinché si trovino soluzioni che,tutelando l'attività economica,riducano drasticamente l'uso di acqua potabile per fini industriali: questo significa realizzare un circuito il più possibile chiuso per le acque industriali, impianti di depurazione modernizzati, così da ridurre gli scarichi a mare. Ed inoltre l'impegno a realizzare un dissalatore, che svincoli l'uso della risorsa idropotabile per fini industriali o almeno ne riduca la consistenza, sempre meno sostenibile.

Quel che è certo - conclude Fattori - è che da anni siamo agli annunci e questo lascia nell'incertezza non solo le popolazioni locali ma anche i lavoratori interessati. Questi gli impegni che porteremo invece avanti come Sì Toscana a Sinistra, consci della necessità ed urgenza che rappresentano".

Anche Giovanni Lamioni, candidato presidente della lista “Passione per la Toscana”, raccoglie l'appello del sindaco di Volterra Marco Buselli e torna a parlare della grave situazione che interessa l'area delle Saline e della Val di Cecina. “Il nostro impegno è massimo – sostiene Lamioni - Voglio ricordare che la nostra candidata consigliera nel collegio di Pisa Antonella Bassini già dal 2011, in seno al Consiglio comunale, aveva lanciato la proposta di destinare allo sviluppo della zona parte delle royalties che Solvay versa annualmente allo Stato e alla Regione per le concessioni minerarie.

Parliamo di risorse che devono essere sfruttate per la messa in sicurezza idrogeologica e per il rilancio dell'economia e dell'occupazione, tramite agevolazioni fiscali alle altre imprese che insistono sul territorio o che vogliono investire sul territorio. E' fondamentale creare le condizioni per ricollocare e dare un futuro ai dipendenti della Smith, qualora l'azienda chiuda, cosa che ovviamente scongiuriamo e che vogliamo impedire, lottando con tutte le nostre forze. Volterra ha bisogno di garanzie per il presente, ma anche per il futuro e la questione delle royalties è una soluzione.

Non c'è altro tempo da perdere”. E conclude: “Fino ad ora abbiamo solo visto svendere questo territorio da parte della Regione e di chi l'ha governata. Torno a dire che abbiamo subito una Regione 'matrigna' che non ha saputo mai fare gli interessi delle imprese, dei lavoratori e della gente, per esempio ridistribuendo adeguatamente sui territori le risorse economiche generate dagli stessi. Volterra è il caso esemplare. Ed è una vergogna”.

“Il salvataggio dei Cantieri Navali di Pisa è soprattutto una vittoria dei lavoratori. Questi lavoratori sono in lotta da 4 anni. Non è la prima volta che vengo qui. Abbiamo espresso solidarietà, impegno. Ma se adesso c'è questo risultato che un imprenditore sta rilevando questa azienda, data tante volte per morta, il merito è stato nella lotta e nella capacità di resistenza di questi lavoratori. A dimostrazione che si può anche difendere il lavoro, ci si può far carico del mantenimento in vita di un'azienda, di una comunità che non è solo conti economici ma che è un sapere, che è un insieme di valori, di persone.

E che se viene difesa può riproporsi, riprendere a lavorare e a produrre. In questo caso, davvero, i lavoratori sono stati classe dirigente”. Così Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana e candidato alla rielezione, nel corso di due incontri di carattere elettorale a Pisa dedicati allo sviluppo dell'area vasta e della cantieristica navale pisana, durante i quali ha anche incontrato le RSU dei Cantieri Navali che hanno esposto uno striscione recitante: 'Il lavoro e chi lavora patrimonio dell'umanità'. “Noi siamo qui – ha proseguito Rossi - perchè siamo a disposizione per incontrare l'imprenditore che è subentrato, siamo a disposizione per mettere in campo, se ci sarà bisogno e nei modi previsti, gli strumenti che può usare la Regione Toscana con i fondi europei e poi perchè siamo convinti, come vedevamo a Viareggio anche ieri, che si può allargare, puntando sulla qualità, un progetto di rilancio della nautica fondamentale per lo sviluppo di tutta la Toscana costiera.

Così come siamo qui, staremo dietro ad altre vicende e siamo stati dietro a tutte le vicende della crisi in Toscana presidiando le fabbriche insieme ai lavoratori. Ora seguiamo le drammatiche vicende di People Care di Guasticce e della Smith”. “Noi – ha concluso Enrico Rossi - confidiamo che l'impegno delle istituzioni e la lotta dei lavoratori possano creare le condizioni perchè questa attività non chiudano e possano proseguire nel futuro. Ci sono segnali di ripresa, la Regione è pronta, scommette sulla costa perchè, come abbiamo detto a Piombino, Livorno, alla Solvay di Rosignano, a Viareggio, riprendere un ritmo di crescita e di sviluppo sulla costa può davvero far volare la nostra Regione”.

“O il governo e le forze sociali mettono mano al rapporto domanda-offerta di lavoro, sul piano della formazione, del problema degli esodati, della spiacevole questione aperta sulle pensioni dalla sentenza della Corte Costituzionale o davvero i proclami di un fascio-leghista come Salvini finiranno per restare e trovare consenso. I temi sul tavolo della discussione sono benzina per il populismo. Oggi dunque questione democratica e questione sociale sono profondamente intrecciate”. Così Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana e candidato alla rielezione, oggi nel corso di una iniziativa elettorale organizzata dall'Italia dei Valori. “Si ripropone in Italia – aggiunge Rossi - la necessità di un vero patto tra produttori, di cui in altre fasi difficili della nostra storia il sindacato intuì la necessità e seppe interpretarla”. Secondo Rossi, “è necessario discutere di più e meglio della protezione sociale.

Non mi è chiaro il dibattito nazionale e la proposta del reddito di cittadinanza è priva di coperture. Dobbiamo però eliminare sofferenza e disperazione sociale con strumenti intelligenti di protezione e formazione. La mancanza di risposte convincenti alle domande poste dalla questione sociale è cruciale, rappresenta il motivo fondamentale della sfiducia verso la politica e per questo l'astensionismo rischia di pesare il prossimo 31 maggio”.

“Il microcredito per le nuove microimprese. Finanziamenti dai 5000 a 15000 euro a tasso zero da restituire in 6 anni. Lo potremo fare grazie a 40 milioni del Fondo Sociale Europeo per mettere in campo 4000 prestiti a chi vuole provarci”. E' dedicato al sostegno di chi aspira a creare una piccola impresa la nuova proposta di Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana e candidato alla rielezione, lanciata questa mattina nel corso di un incontro elettorale a Firenze organizzato dall'Italia dei Valori. “Con questa proposta – spiega Rossi – abbiamo intenzione di aiutare nuove piccole imprese e aspiranti imprenditori evitando così a tante e tanti di passare dalle banche. Aiutiamo chi vuole provarci”.

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