Covid Toscana 8 marzo: 1000 nuovi casi, oggi task force a Firenze

Tasso di 13% sulle prime diagnosi. Nardella: "Valutiamo eventuali nuove limitazioni da introdurre"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 marzo 2021 10:39
Covid Toscana 8 marzo: 1000 nuovi casi, oggi task force a Firenze

I nuovi casi registrati in Toscana sono 1.000 su 13.009 test di cui 11.098 tamponi molecolari e 1.911 test rapidi. Il tasso dei nuovi positivi è 7,69% (13,0% sulle prime diagnosi). Il tasso della settimana appena conclusa è stato di 220,29 nuovi positivi ogni 100mila abitanti.

Questi i dati principali di oggi lunedì 8 marzo, anticipati dal presidente toscano Eugenio Giani

Oggi il sindaco Dario Nardella riunirà la task force di Comune e Città metropolitana "per valutare eventuali nuove limitazioni da introdurre. Non possiamo passare il tempo ad inseguire il virus - sottolinea -, dobbiamo prevenirlo. Per questo, se da un lato faremo di tutto per scongiurare la chiusura delle scuole, con tutti i disagi che ne conseguono ai ragazzi e alle loro famiglie, dall’altro dovremo pensare a limitare i movimenti in determinati momenti e luoghi della città.

Nella città di Firenze - rileva ancora il sindaco - nella prima settimana di marzo abbiamo avuto 509 nuovi casi (+32 rispetto alla settimana prima); rapportati alla popolazione di 378.839 abitanti danno un tasso del *134,35* quindi per ora al di sotto della soglia stabilita per la chiusura delle scuole. Questo non significa affatto che la situazione sia tranquilla.

Ancora una volta - evidenzia Nardella - le nostre forze dell’ordine e agenti della polizia municipale hanno lavorato venerdì sera e ieri sera per controllare il centro della città e, sia ieri (sabato, ndr) che oggi (domenica, ndr), i parchi dove si è registrato molto afflusso di persone. Non tutti rispettano le regole e infatti sono state comminate decine di sanzioni tra Piazza Repubblica, via della Pellicceria, Piazza Ss Annunziata, Piazza S. Spirito. Intensificati i controlli nei parchi a partire dalle Cascine.

Se vogliamo prevenire il peggioramento del contagio dovremo dare il massimo, ciascuno di noi. Invito tutti a limitare al massimo raggruppamenti, assembramenti, feste e ritrovi di ogni genere. Siamo tutti stanchi e provati da questa lunga e impietosa pandemia, ma i numeri parlano chiaro e non ci fanno stare tranquilli: la guerra contro il virus è ancora nel pieno e non possiamo permetterci altri aumenti di casi proprio nella fase iniziale della campagna vaccinale".

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