Covid Toscana, 60 nuovi casi e restano 200 ricoverati

Il bollettino del 17 giugno. 6 decessi. Nessun paziente affetto da Coronavirus nella Terapia intensiva del Versilia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 giugno 2021 16:03
Covid Toscana, 60 nuovi casi e restano 200 ricoverati

In Toscana sono 243.680 i casi di positività al Coronavirus, 60 in più rispetto a ieri (tutti confermati con tampone molecolare). I nuovi casi sono lo 0,02% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% e raggiungono quota 233.201 (95,7% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 7.536 tamponi molecolari e 6.558 tamponi antigenici rapidi, di questi lo 0,4% è risultato positivo. Sono invece 5.435 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui l'1,1% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 3.641, -5,7% rispetto a ieri. I ricoverati sono 200 (23 in meno rispetto a ieri), di cui 42 in terapia intensiva (8 in meno). Oggi si registrano 6 nuovi decessi: 4 uomini e 2 donne con un'età media di 75,3 anni.

Questi i dati - accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste della Protezione Civile Nazionale - relativi all'andamento dell'epidemia in regione.L'età media dei 60 nuovi positivi odierni è di 36 anni circa (20% ha meno di 20 anni, 40% tra 20 e 39 anni, 35% tra 40 e 59 anni, 5% tra 60 e 79 anni, 0% ha 80 anni o più).Di seguito i casi di positività sul territorio con la variazione rispetto a ieri (tutti confermati con tampone molecolare). Sono 67.261 i casi complessivi ad oggi a Firenze (21 in più rispetto a ieri), 22.547 a Prato (10 in più), 22.971 a Pistoia (8 in più), 13.301 a Massa, 24.623 a Lucca (1 in più), 29.192 a Pisa (8 in più), 17.471 a Livorno (4 in più), 22.834 ad Arezzo (5 in più), 13.822 a Siena (1 in più), 9.103 a Grosseto (2 in più).

Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.Sono 41 i casi riscontrati oggi nell'Asl Centro, 11 nella Nord Ovest, 8 nella Sud est.La Toscana si trova al 12° posto in Italia come numerosità di casi (comprensivi di residenti e non residenti), con circa 6.643 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 7.169 x100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 8.806 casi x100.000 abitanti, Pistoia con 7.899, Pisa con 7.010, la più bassa Grosseto con 4.165.Complessivamente, 3.441 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (197 in meno rispetto a ieri, meno 5,4%).Sono 11.307 (4 in meno rispetto a ieri, meno 0,04%) le persone, anch'esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate (ASL Centro 5.776, Nord Ovest 4.296, Sud Est 1.235).Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 200 (23 in meno rispetto a ieri, meno 10,3%), 42 in terapia intensiva (8 in meno rispetto a ieri, meno 16%).Le persone complessivamente guarite sono 233.201 (274 in più rispetto a ieri, più 0,1%): 0 persone clinicamente guarite (stabili rispetto a ieri), divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all'infezione e 233.201 (274 in più rispetto a ieri, più 0,1%) dichiarate guarite a tutti gli effetti, le cosiddette guarigioni virali, con tampone negativo.Relativamente alla provincia di residenza, le 6 persone decedute sono: 3 a Firenze, 1 a Prato, 1 a Lucca, 1 a Arezzo.Sono 6.838 i deceduti dall'inizio dell'epidemia cosi ripartiti: 2.204 a Firenze, 596 a Prato, 627 a Pistoia, 524 a Massa Carrara, 665 a Lucca, 701 a Pisa, 416 a Livorno, 503 ad Arezzo, 329 a Siena, 182 a Grosseto, 91 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.Il tasso grezzo di mortalità toscano (numero di deceduti/popolazione residente) per Covid-19 è di 186,4 x100.000 residenti contro il 214,6 x100.000 della media italiana (12° regione).

Per quanto riguarda le province, il tasso di mortalità più alto si riscontra a Massa Carrara (276,0 x100.000), Prato (232,8 x100.000) e Firenze (223,5 x100.000), il più basso a Grosseto (83,3 x100.000).

Intanto da oggi non ci sono più pazienti affetti da Covid nella Terapia intensiva dell’ospedale “Versilia”.

Ce ne sono invece ancora 3 ricoverati nella “bolla” Trauma-Covid e altri 6 nella Riabilitazione-Covid.

“Al momento - spiega il direttore sanitario del Versilia Giacomo Corsini - non si tratta di una vera e propria chiusura della Terapia intensiva Covid ma di una situazione di standby in attesa dell’evoluzione epidemiologica con il personale, che intanto si sta occupando degli altri ricoverati, sempre pronto ad ogni evenienza.

In questo momento di passaggio e sperando in un costante miglioramento del quadro assistenziale, ringrazio tutto il nostro personale, che è stato sempre all’altezza dell’emergenza e che si è comportato come una vera squadra.

Nelle prossime settimane lavoreremo per la ripartenza di molte attività all’interno dell’ospedale, pur nella consapevolezza che dobbiamo in qualsiasi momento essere pronti ad accogliere pazienti positivi. Manterremo, infatti, percorsi separati e cercheremo come sempre di fornire una risposta adeguata alle necessità dei cittadini.

Siamo consci, tra l’altro, che il periodo estivo sarà per noi molto complesso, vista la pressione che ci sarà sulla struttura ospedaliera e in particolare sul Pronto Soccorso a seguito dell’aumento consistente della popolazione in Versilia, ma siamo pronti con i nostri professionisti a far fronte ad ogni esigenza ”.

“Dobbiamo continuare a mantenere alta la guardia - sottolinea anche il sindaco di Viareggio e presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl Toscana nord ovest Giorgio Del Ghingaro - ma il fatto che ad oggi non ci siano pazienti ricoverati in Terapia intensiva al “Versilia”, come già in altri ospedali dell’Azienda, è sicuramente un segnale incoraggiante, che va ad aggiungersi al costante calo di persone positive sul territorio e a una campagna vaccinale che prosegue a buon ritmo anche nel nostro ambito.

Ringrazio anch’io tutto il personale medico, infermieristico, tecnico, che in questo anno e mezzo ha lavorato con professionalità e senza risparmiarsi mai. Sono convinto che continuerà a farlo anche nei prossimi mesi.

Un’ultima raccomandazione alla popolazione: anche se la situazione Coronavirus è in costante miglioramento, continuiamo a seguire le regole di igiene e distanziamento sociale, perché il virus non è ancora scomparso ed è necessario evitare un ritorno indietro che sarebbe davvero deleterio”.

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