Covid e didattica online, Nardini: "lavoriamo contro diseguaglianze e violenza domestica"

"Problemi, come la dispersione scolastica, accentuati dall'emergenza"

Marco
Marco Bazzichi
27 ottobre 2020 14:16
Covid e didattica online, Nardini:

L'ultimo decreto del Governo lascia lo spazio per la didattica in classe, alle superiori, pari al 25%. A chi sarà riservato? Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, dice che sarà rispettata la priorità per prime e quinte, che comunque in quanto tali corrisponderebbero al 40% degli studenti. "Lasciamo all'autonomia dei presidi l'obiettivo di armonizzare le misure", commenta Giani. 

La sensazione è che comunque, inevitabilmente, si vada con l'accetta a livellare una situazione che, come nella primavera scorsa, è destinata ad accentuare le diseguaglianze e le ingiustizie che i più giovani subiscono in famiglia. Ne è consapevole l'assessore regionale, Alessandra Nardini, investita delle deleghe relative all'istruzione. 

"Il nostro obiettivo -afferma- è di non andare ad aumentare le diseguaglianze a partire dalla connettività, perché tutti abbiano a disposizione la possibilità di collegarsi e la strumentazione necessaria e seguire le lezioni. Poi c’è un altro tipo di lavoro da fare, dove c’è violenza: sono situazioni che devono emergere e su cui dobbiamo intervenire. Questo riguarda non solo la scuola, ma le mura di casa. Il mio impegno sarà massimo anche come politiche di genere, di cui ho la delega, assieme agli assessorati di competenza. Lo stare di più a casa aumenta questo tipo di fenomeno. Come Toscana non abbiamo mai fatto mancare il nostro impegno, indipendentemente dall'emergenza covid".

Per quanto riguarda elementari e medie, continua Nardini "la didattica in presenza è sicuramente migliore sia come qualità dell'istruzione che per la socialità, che è parte essenziale della crescita dei più giovani.Per noi è prioritaria la salvaguardia della salute ma anche di una buona educazione e di un'istruzione di qualità. In Toscana si è lavorato molto in questi anni, e continueremo a farlo, per contrastare l'abbandono scolastico, e i dati lo dimostrano. Noi vogliamo dare a tutti i bambini e ai ragazzi -conclude l'assessore- le stesse opportunità"

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