Coronavirus Toscana, i primi dati del 19 gennaio sono eccellenti

I nuovi casi sono 241 su 4.021 tamponi di prima diagnosi: il rapporto crolla al 5,7%. Il consigliere regionale Anselmi: "I migliori dall'inizio della seconda ondata". Somministrate 70.514 dosi di vaccino, l’87,5% della quantità per ora assegnata

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 gennaio 2021 08:19
Coronavirus Toscana, i primi dati del 19 gennaio sono eccellenti

Il consigliere regionale Gianni Anselmi sulla propria pagina Facebook anticipa i dati toscani di oggi 19 gennaio: "I migliori dall'inizio della seconda ondata, sono 241 i nuovi casi di Covid-19 su 4.021 tamponi di prima diagnosi, per un rapporto che crolla al 5,7%"

Su decessi e ricoveri i dati si sapranno più tardi. Nel territorio di riferimento del piombinese Anselmi, i casi sono 75 di cui 65 nel livornese (62 Livorno, 2 Collesalvetti, 1 Capraia), 9 in Bassa Val di Cecina (5 Rosignano, 4 Guardistallo), 1 in Val di Cornia (a Piombino) e nessuno all’Elba.

In Toscana sono state somministrate 70.514 dosi di vaccino, l’87,5% del quantitativo al momento assegnato.

VACCINO: RIAPERTE LE PRE-ADESIONI

Vaccino anti-Covid: sono riaperte le pre-adesioni della fase 1 per tutti gli operatori sanitari e socio-sanitari delle strutture pubbliche e private accreditate, per il personale delle Rsa e per tutti gli altri professionisti sanitari, anche privati, operanti in Toscana. La possibilità di pre-aderire è rivolta anche a coloro che non avevano potuto farlo in occasione della finestra aperta tra il 15 e il 18 dicembre 2020, se appartenenti alle categorie indicate.

La riapertura delle pre-adesioni, ovvero le manifestazioni di interesse rispetto alla volontà di vaccinarsi per gli aventi diritto in questa fase, è finalizzata a garantire la miglior organizzazione possibile. Ciò anche al fine di gestire nel modo più efficace le prossime riaperture delle prenotazioni per la somministrazione delle prime dosi, in relazione alla progressiva disponibilità di vaccini.

LA RICHIESTA DI AISLA FIRENZE

“Oltre alle persone con disabilità non autosufficienti o con malattie gravi, come quelle con SLA, finalmente inserite nella campagna vaccinale contro il Covid-19, occorre provvedere a coloro che si prendono cura di loro. Stiamo parlando dei familiari caregiver. Chiediamo alle Istituzioni di inserire anche loro nella campagna vaccinale” affermano da AISLA Firenze, sezione fiorentina di AISLA Onlus, intervenuta nelle scorse settimane, insieme ad altre realtà del Terzo Settore, per chiedere di vaccinare anche disabili e malati gravi. “Proprio questi ultimi, ancor più esposti al virus, vanno tutelati – rimarcano da AISLA Firenze – con l’obiettivo anche di proteggere le persone con disabilità che li assistono ogni giorno visto che proprio loro potrebbero essere vettori del virus.

Il ruolo del caregiver è tra i più essenziali nell’assistenza: sono loro a prendersi cura delle persone con disabilità ogni giorno. La positività o il ricovero rischiano di mettere a repentaglio la dignità dell’assistito. Nell’ottica della sempre proficua collaborazione con le Istituzioni chiediamo di sanare questa lacuna” concludono.

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