Coronavirus: massima allerta in Toscana

Emanata ordinanza regionale che recepisce quella ministeriale. In funzione nelle tre aziende sanitarie il numero per comunicare contatti e rientri, anche con interprete in lingua cinese. Ieri a Prato riunione di tutti gli uffici coinvolti, questa mattina il punto tra il sindaco e il referente dell'Asl Renzo Berti: "Pronti a supportare ogni iniziativa di ministero ed Asl"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2020 13:07
Coronavirus: massima allerta in Toscana

Alla luce dell’ordinanza emanata dal ministro della salute Roberto Speranza, il presidente Enrico Rossi, insieme all'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, ha firmato un’ordinanza regionale, che riprende e adegua i precedenti provvedimenti già assunti. Sulle pagine del sito della Regione, si possono trovare le informazioni e i link utili per conoscere meglio il fenomeno del coronavirus 2019-nCoV. Cos'è, come si contrae, come proteggersi, i sintomi, il trattamento; a chi rivolgersi in caso di sintomi, le indicazioni del Ministero.

E’ stata rinviata a causa del Covid-19 la conferenza stampa con il presidente della Regione, Enrico Rossi, e l’assessore al diritto alla salute, Stefania Saccardi, sui livelli essenziali di assistenza e liste di attesa, in programma lunedì prossimo 24 febbraio, in Palazzo Strozzi Sacrati, a Firenze. Nel primo pomeriggio di oggi, invece, annunceranno le decisioni assunte per fronteggiare l'emergenza, nel corso di un incontro che si è tenuto stamani tra il presidente Enrico Rossi, l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, i direttori generali delle aziende sanitarie toscane e una parte della task force regionale.

Le tre aziende sanitarie della Toscana hanno istituito, come prescritto dall'ordinanza emanata ieri dal presidente Enrico Rossi con le nuove misure contro la diffusione del Covid-19, un numero unico aziendale, attivo dalle 8 alle 20 con operatore e interprete cinese, e dalle 20 alle 8 con segreteria telefonica. Al numero, come prescrive l'ordinanza, dovranno rivolgersi: i soggetti che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati di Covid-19; e tutte le persone che negli ultimi 14 giorni abbiano fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato nelle aree della Cina interessate dall'epidemia.

Per i soggetti che abbiano avuto contatti stretti con casi confermati, la Asl disporrà la misura della quarantena con sorveglianza attiva. Per chi è rientrato dalle aree a rischio, la Asl adotterà la misura della permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva. Le persone che chiameranno il numero aziendale dovranno comunicare i propri dati personali: nome, cognome, indirizzo, domicilio e numero di telefono. Questi i numeri delle tre aziende sanitarie:

  • Asl Toscana centro (Firenze, Prato, Pistoia, Empoli): 055 5454777.
  • Asl Toscana nord ovest (Pisa, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Viareggio): 050 954444.
  • Asl Toscana sud est (Arezzo, Grosseto, Siena): 800 579579.

Resta in funzione nel Centro di ascolto dell'assessorato il numero verde regionale, al quale rispondono operatori adeguatamente formati. Il servizio fornisce orientamento e indicazioni sui percorsi e le iniziative individuate dalla Regione sul tema del Coronavirus. Il numero verde a cui il cittadino può rivolgersi è 800.556060, opzione 1, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 15.

"Come già nelle scorse settimane e ancora di più dopo le notizie dei casi in Lombardia e Veneto poniamo massima attenzione per affrontare questa situazione di emergenza mondiale - sottolinea il sindaco Matteo Biffoni -. Ieri abbiamo fatto il punto della situazione con gli assessori alla Pubblica istruzione, al Sociale e all'Immigrazione e i rispettivi uffici e anche con la protezione civile. Fino a questo momento a Prato la situazione non è cambiata e fino ad oggi abbiamo avuto 3 casi sospetti che fortunatamente sono risultati negativi al test".

Il Comune di Prato supporterà anche da un punto di vista comunicativo tutte le iniziative che la Asl intraprenderà a seguito dell'ordinanza emanata ieri dalla Regione che attiverà anche un numero telefonico dedicato per tutti coloro che negli ultimi 14 giorni sono rientrati da un viaggio in Cina. Si ricorda che in caso di sintomi sospetti si deve chiamare immediatamente il numero 1500 o rivolgersi al pronto soccorso. "Voglio rivolgere la mia personale e massima solidarietà alle comunità e ai sindaci dei Comuni dove in questo momento ci sono stati casi di contagio e, purtroppo, anche decessi.

La massima collaborazione tra tutte le autorità preposte in supporto ai sindaci è fondamentale perché è necessario avere gli strumenti per prendere le decisioni necessarie in tempi celeri a tutela delle comunità. Ci affidiamo alla scienza e agli esperti e siamo a disposizione per mettere in atto immediatamente e in tempo reale tutti i provvedimenti che ci verranno indicati come utili e necessari", conclude il sindaco Biffoni.

«L'Italia è un piccolo esportatore verso l'Asia, parliamo di circa il 6% di quote di mercato, quindi il nostro Paese perde meno, ma certamente nel mondo del lusso, a livello globale, ci saranno perdite eccezionali». Lo ha dichiarato Giovanni Geddes da Filicaja, amministratore delegato di Ornellaia, tra i vini italiani più apprezzati e premiati a livello mondiale, in occasione della presentazione della 12° edizione di “Ornellaia Vendemmia d’Artista” tenutasi a Palazzo Strozzi a Firenze.

Relativamente agli eventuali effetti dell'emergenza coronavirus sull'export di vini pregiati dall'Italia verso l'Estremo Oriente, Geddes ha aggiunto: «Il 50% del lusso è acquistato dalla Cina, dove oggi rimangono chiusi per via del coronavirus quasi tutti gli shopping center e i negozi monomarca. Solo a Hong Kong ci sono 1.100 negozi monomarca del lusso per cui la perdita è eccezionale. Ed è di pochi giorni fa la notizia secondo la quale l'occupazione degli alberghi a Hong Kong si attesta intorno al 9%, che vuol dire in pratica alberghi chiusi».

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