Coronavirus: in Toscana oggi 23 i decessi, 155 i nuovi casi contro 37 guariti

Risale l'età media dei morti, spesso ospiti di rsa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 aprile 2020 18:55
Coronavirus: in Toscana oggi 23 i decessi, 155 i nuovi casi contro 37 guariti

I dati sono quelli rilevati entro le ore 12 di oggi, giorno di Pasquetta: 155 nuovi casi di Covid-19 in Toscana, decisamente meno dei 277 di ieri e che portano il numero dei positivi dall’inizio dell’emergenza a quota 7.390, 23 i nuovi decessi (di meno anche questi rispetto alle precedenti ventiquattro ore) e altre 37 persone guarite. Incoraggiante è anche il calo dei ricoveri.

Dunque 7.390 sono i contagiati accertati in Toscana da quando il coronavirus ha messo piede nella regione. Questa la situazione ad oggi, con i dati che si riferiscono alla provincia in cui è stata eseguita la diagnosi e che può non corrispondere con quella di residenza: 2.269 casi positivi a Firenze (10 in più rispetto a ieri) , 394 a Prato (1 in più), 509 a Pistoia (3 in più), 867 a Massa Carrara (12 in più), 1.060 a Lucca (40 in più), 694 a Pisa (17 in più), 404 a Livorno (6 in più), 453 ad Arezzo (24 in più), 372 a Siena (1 in più), 368 a Grosseto (41 in più). Attualmente i casi positivi e in cura sono in tutta la regione 6.257.Dall’inizio dell’emergenza in Toscana sono stati eseguiti 80.889 tamponi su 67.659 persone: 2.352 analizzati nelle sole ultime 24 ore. Si tratta di tamponi con diagnosi certa e relativi a prelievi effettuati in più giorni e che erano in attesa di essere processati.

Si riducono le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti Covid che oggi sono complessivamente 1.217, 4 in meno a ieri, di cui 225 in terapia intensiva (- 13 rispetto a Pasqua). Il dato è particolarmente importante perché l’aumento dei posti liberi accresce la capacità del sistema di dare assistenza a chi ne avesse bisogno.Salgono ancora le guarigioni, che raggiungono quota 615 (37 più di ieri): 346 sono i soggetti “clinicamente guariti”, divenuti cioè asintomatici dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, mentre 269 sono le persone dichiarate guarite a tutti gli effetti perché risultate negative in due test consecutivi.

Le persone positive ma con sintomi lievi, che non richiedono cure ospedaliere, o che risultano prive di sintomi in isolamento a casa o negli alberghi sanitari sono saliti oggi a 5.040, più 99 rispetto a ieri. Ben 16.903 sono le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate.

I decessi sono 5 in meno rispetto a Pasqua, 23 in tutto nelle ultime 24 ore (16 uomini e 7 donne). Chi è morto aveva un’età media di poco superiore agli 80 anni e tutti presentavano patologie pregresse. Tra i morti di oggi 5 riguardano la provincia di Firenze, 1 Prato, 6 Massa Carrara, 4 Lucca, 3 Pisa, 1 Livorno, 2 Arezzo, 1 Siena. Dall’inizio sono 518 i decessi fino a questo momento registrati nella regione:In termini di letalità del virus (percentuale dei deceduti sul totale dei casi) la Toscana con oggi arriva al 6,9% contro la media italiana che ieri era del 12,7 per cento.

Nel giorno del lunedì dell’Angelo, il sindaco di Cortona, Luciano Meoni, e l'assessore al sociale, Valeria Di Berardino, hanno visitato la rsa «Camilla Sernini» di Camucia. L’incontro ha avuto luogo nelle condizioni di massima sicurezza per tutti gli ospiti della struttura assistenziale, con un carattere conoscitivo ed è stata compiuta dal sindaco, come responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio, per prendere atto delle necessità e verificare la concreta applicazione delle misure protettive.

«Siamo andati a fare gli auguri di buona Pasqua – dice il primo cittadino – in un luogo speciale e a persone speciali: gli anziani ospitati in una struttura molto conosciuta che si trova nel nostro comune».

«Come è naturale – spiega Meoni abbiamo dovuto rispettare tutte le condizioni previste dalle disposizioni di legge, ma, a distanza di sicurezza, ci tenevo a far arrivare il saluto e la vicinanza del nostro comune. Le persone anziane sono tra le più esposte al rischio del contagio e, appunto per questo, le visite sono bloccate per evitare la possibile diffusione del coronavirus».

La struttura assistenziale, nella quale gli ospiti sono seguiti con dedizione da tutti gli operatori, si conferma un’eccellenza del territorio. All’ingresso dei locali, è stato predisposto un triage dove coloro che, per vari motivi, hanno la necessità di entrare, sono sottoposti a un controllo sanitario preventivo con la misurazione della temperatura. Chiunque ha l’obbligo di indossare camici, copri scarpe e protezioni.

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