Coronavirus: il 12 maggio è la Giornata dell'Infermiere

Un video per ricordare il sacrificio dei colleghi caduti nella battaglia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 maggio 2020 21:57
Coronavirus: il 12 maggio è la Giornata dell'Infermiere

Anno mondiale dell'Infermiere, Giornata internazionale dell'infermiere, bicentenario della nascita di Florence Nightingale, madre dell'Infermieristica moderna. La pandemia COVID-19 ha "fermato" le presenze fisiche a questa tripla celebrazione - che sara' comunque recuperata appena la situazione lo consentirà - ma non la Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche, che, per la prima volta nella sua storia, ha programmato di onorare la ricorrenza del 12 maggio esclusivamente on line, contando sul web e sui social per diffondere, nel corso della giornata, numerosi contenuti inediti dedicati alla professione.

Anche in Toscana sono previste iniziative nella Giornata Internazionale dell'Infermiere il 12 maggio. L'Opera di Santa Croce, a Firenze, ha annunciato il restauro del cenotafio di Florence Nightingale, meta usuale di un vero e proprio pellegrinaggio di infermieri da tutto il mondo.

In occasione della Giornata dell'Infermiere, Nursind Toscana, sindacato autonomo degli infermieri ha voluto realizzare un breve video in ricordo dei 96 colleghi scomparsi nella battaglia contro il Coronavirus. Fondamentale la collaborazione di Andrea Bruno Savelli, autore, regista e direttore artistico del Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio, che ha scritto per l'occasione il testo e ha prestato la voce al video, un racconto per immagini degli ultimi due mesi, segnati dall'emergenza sanitaria. 

"Nella Giornata Internazionale dell'Infermiere - dichiara il segretario regionale Nursind Giampaolo Giannoni - abbiamo ritenuto doveroso ricordare il grande sacrificio fatto dai nostri colleghi, ricordando chi ci ha lasciato. Come Nursind siamo vicini alle famiglie di coloro che sono caduti nella battaglia al Coronavirus e continueremo a combattere al fianco dei lavoratori, anche perché sia riconosciuto il valore di chi si è trovato suo malgrado a diventare un eroe".

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