In Toscana nelle ultime due settimane sono stati registrati 3 cluster familiari a Cortona (AR), Pian di Scò (AR) e Impruneta (FI): sono 18 persone straniere, provenienti da Paesi extra Schengen per cui vige l'obbligo della quarantena, che rappresentano più del 40% dei nuovi casi registrati. Nella maggior parte dei casi si tratta di casi prodotti dal sovraffollamento familiare. Per scongiurare il moltiplicarsi di questo tipo di focolai domestici e gestire al meglio i casi di contagio intrafamiliare, considerato che in questi casi l'isolamento dei positivi è determinante, il presidente Enrico Rossi ha firmato oggi una nuova ordinanza intitolata "Ulteriori misure di contenimento del contagio in ambito familiare e abitativo".
Nel testo si dà ai sindaci il mandato di adottare provvedimenti per trasferire le persone che risultino positive negli alberghi sanitari, fino ad oggi era possibile solo su base volontaria, eliminando così una delle principali cause di trasmissione del virus. I sindaci possono procedere grazie all'adozione delle ordinanze contingibili e urgenti a tutela della salute pubblica in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica, a carattere esclusivamente locale, previste dall'articolo 50 del Testo unico degli enti locali (D.lgs. 18 agosto 2000, n.267). In caso di inosservanza le sanzioni vanno da 500 a 5000 euro.
Per tutti i contatti stretti delle persone colpite, familiari e non, saranno attivati controlli a tappeto, isolando e allontanando da casa via via tutti coloro che risulteranno positivi. Aumenteranno anche i test molecolari e sierologici per le persone di queste comunità, caratterizzate anche da alta mobilità all'interno del territorio regionale e ricche di momenti di incontro collettivi. Si tratta di persone per cui, anche a causa delle difficoltà linguistiche, è difficile essere informate sull’andamento epidemiologico generale. Si invitano quindi i Comuni ad attivare iniziative di comunicazione, nelle lingue parlate dalle principali comunità presenti in Toscana, con le principali precauzioni da prendere per evitare il contagio.
Il Comune di San Casciano ha definito il piano di distribuzione delle 80 mila mascherine, assegnate all’amministrazione comunale dalla Regione Toscana per la prevenzione e la gestione del contenimento del contagio da Covid-19. Iniziata la settimana scorsa con la consegna ai cittadini nelle frazioni di Mercatale, Chiesanuova e San Pancrazio, la diffusione nei luoghi pubblici delle maschere chirurgiche prosegue con una seconda tranche a San Casciano, La Romola, Bargino, Montefiridolfi e Spedaletto.
Nello specifico le mascherine saranno consegnate nell’arena entro le mura a San Casciano da lunedì 6 a venerdì 10 luglio dalle ore 8.30 alle ore 12. La distribuzione sarà articolata in base ai cognomi dei cittadini, scorrendo l'elenco alfabetico: lunedì (dalla A alla C), martedì (dalla D alla F), mercoledì (dalla G alla M), giovedì (dalla N alla R), venerdì (dalla S alla Z).
Nella frazione de La Romola i cittadini potranno ritirarle al Circolo Mcl dal lunedì alla domenica negli orari 8-10, 13-15,30, 20,30-23,30, e al Circolo Arci dal lunedì alla domenica negli orari 7,30 -11, 16-23. Anche al Bargino i Circoli Arci e Mcl si rendono disponibili ad erogare le mascherine alla comunità seguendo giorni e orari diversi. All’Arci da lunedì alla domenica dalle ore 21 alle ore 23, al Mcl dal martedì alla domenica dalle ore 16 alle ore 22. Altro punto di distribuzione sul territorio è il Circolo Acli di Montefiridolfi dove le mascherine si potranno ritirare mercoledì e venerdì dalle ore 21 alle ore 22.30 e la domenica dalle ore 8 alle ore 12.30.
A Spedaletto l’Arci effettua il servizio di distribuzione sabato 11 e sabato 18 dalle ore 9 alle ore 12 e dalle ore 15 alle ore 18. A coordinare l’operazione è l’assessore alla Protezione civile Consuelo Cavallini in collaborazione e grazie all’impegno del personale del Comune e dei volontari delle associazioni.