Coronavirus: 45mila litri di candeggina Ace per gli ospedali toscani

Importante contributo dell'azienda di Pescara Fater per affrontare meglio l’emergenza Covid19

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 marzo 2020 17:54
Coronavirus: 45mila litri di candeggina Ace per gli ospedali toscani

Fater spa,l’azienda che produce e commercializza Ace candeggina e i prodotti per l’incontinenza Lines Specialist, joint venture paritetica fra Procter & Gamble e gruppo Angelini, fornisce il proprio contributo alla Toscana e dona circa 45.000 litri di candeggina ACE, utile per igienizzare ambienti e superfici nei principali ospedali della regione.

L'iniziativa di Fater vuole essere un segno concreto di vicinanza al personale medico e paramedico, che sta gestendo con coraggio e professionalità questo periodo di emergenza nazionale e alle strutture ospedaliere dove è massima l’esigenza di igiene.

Fater ha attivato ulteriori donazioni di candeggina a favore dei presidi ospedalieri finora in altre 8 regioni italiane : Emilia Romagna, Veneto, Abruzzo, Marche, Puglia, Calabria, Basilicata, e parte della Lombardia.

L’azienda ha finora messo a disposizione circa 300.000 litri di candeggina che saranno consegnati già da questa settimana, secondo le necessità degli enti riceventi.

Inoltre, per fare fronte all’aumento della richiesta delle famiglie italiane, lo stabilimento di Campochiaro (CB), dove viene prodotta la candeggina ACE, funziona oggi a ritmo pieno: 7 giorni su 7. Ciò nel totale rispetto delle norme di cautela definite dal DPCM e dal protocollo di sicurezza per i lavoratori ai quali va il ringraziamento dell’azienda, poiché solo attraverso il loro impegno e motivazione è stato possibile dar vita a questo grande sforzo collettivo.

Infine per quanto riguarda le forniture pubbliche di prodotti assorbenti per l’incontinenza, Fater in accordo con le ASL, contribuisce anche in Toscana ad aiutare i cittadini più in difficoltà, in particolare gli anziani, attraverso migliaia di rinnovi, in automatico e da remoto, delle prescrizioni mediche che danno loro il diritto alla fornitura di prodotti assorbenti per l’incontinenza. Questo permette una riduzione dell’accesso al personale sanitario di circa 80%.

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