Concretezza, coerenza e condivisione, i principi sociali di Ruffino

Presentati nel bilancio di sostenibilità 2021 stamani alla tenuta di Poggio Casciano

Nicola
Nicola Novelli
28 settembre 2021 19:25
Concretezza, coerenza e condivisione, i principi sociali di Ruffino
Fotografie di Alessandro Zani

BAGNO A RIPOLI- Concretezza, coerenza e condivisione sono al centro dell’attenzione che Ruffino racconta nel suo bilancio di sostenibilità 2021, presentato stamani alla tenuta di Poggio Casciano alla presenza di giornalisti e operatori di settore.

“Siamo arrivati alla pubblicazione del terzo bilancio sociale perché per noi l’ambiente è essenziale – ha spiegato il presidente Sandro Sartor facendo gli onori di casa- Non solo in quanto principio etico, ma perché si tratta di una risorsa economica che dobbiamo tutelare nel nostro interesse e in quello di tutta la filiera. Procedere verso questi obiettivi è fondamentale e in linea con i progetti di sostenibilità agricola promossi dall’Unione europea. La salute generale passa anche attraverso la sostenibilità delle produzioni agricole. Gli ecosistemi sono necessari per la salvaguardia della qualità della vita umana. E parte del nostro piano strategico è orientato proprio a conseguire questi traguardi, attraverso il coinvolgimento di tutti i nostri dipendenti. A esempio attraverso il controllo dei processi produttivi, che finiscono per elevare gli standard qualitativi del prodotto”.

Ruffino sta mostrando un grande cuore in questo angolo del comune di Bagno a Ripoli -ha affermato il sindaco Francesco Casini- Gli imprenditori sono parte attiva della comunità e possono rendere il territorio prospero e vitale nel lungo periodo. Tanto più nel caso di una società multinazionale, che esprime grande qualità globali, pur legata indelebilmente alla nostra terra, attraverso importanti investimenti economici e di risorse umane. Penso a scelte altamente innovative, come il progetto degli impianti di depurazione delle acque di scarico delle cantine”.

“I nostri 500 soci sono distribuiti in modo molto articolato nelle diverse tipologie dimensionali di azienda agricola -ha spiegato Carlotta Gori, direttore del Consorzio Vino Chianti Classico- Si va dalle multinazionali come Ruffino a piccoli agricoltori a conduzione familiare. Non è facile tenere insieme realtà imprenditoriali così diverse. Ma la nostra ambizione da cento anni è di provarci. E per riuscirci, uno dei temi più contemporanei è quello della sostenibilità, in varie declinazioni, ma in particolare la tutela dell’ambiente. Del resto sul piano della circolarità della gestione della terra, il Chianti è sempre stato un modello grazie alle buone pratiche tradizionali. Ma ora dobbiamo fare leva proprio sulle capacità progettuali dei grandi produttori, che possono approcciare meglio l’innovazione tecnologica”.

“Siamo partiti con la produzione biologica nel 2018 -racconta il direttore delle Tenute Ruffino Maurizio Bogoni- ma la consideriamo non come un obiettivo, quanto come uno strumento che aiuta a pensare in modo nuovo, concentrandoci non più sulle quantità prodotte, ma sulle modalità con sui si produce il vino. Coltiviamo l’uva da millenni, ma ora abbiamo cominciato a domandarci se lo stiamo facendo in modo giusto”.

“L’ultimo decennio ha evidenziato il salto climatico, in particolare nella distribuzione delle piogge – ha spiegato il direttore delle Tenute Ruffino- Adesso uno dei nostri principali obiettivi è salvaguardare le risorse idriche, ad esempio le acque piovane e quelle usate in cantina. Un tempo avevamo piogge naturali al momento giusto, che ora non si vedono più. Non è possibile tornare al passato, ma la tecnologia può aiutarci a ridurre tempi e fatica, pensando in modo diverso”.

“Per la sostenibilità del nostro settore è fondamentale garantire un uso responsabile del prodotto vinicolo -ha concluso Sandro Sartor, Presidente di Ruffino- Solo con un approccio consapevole all’alcool possiamo garantire un futuro florido al nostro comparto economico. Dobbiamo essere noi i primi a sottolineare la differenza tra consumo e abuso, per esempio in relazione al rischio di sviluppare malattie. E’ fondamentale non eludere le sfide e confrontarsi con sincerità con il mercato”.

Foto gallery
In evidenza