Concordia, decide l'armatore, Toscana presa in giro?

Da tragedia a businness, la Costa Concordia destinata a lasciare il Giglio tra mille polemiche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 giugno 2014 17:18
Concordia, decide l'armatore, Toscana presa in giro?

"È assurdo che l’Osservatorio ambientale sia stato costretto a pronunciarsi non sul progetto migliore ma su quello presentato da Costa Crociere e non siano state comparate le strutture dei due porti. Basta con gli inchini all’armatore genovese, responsabile del disastro e di due anni e mezzo di assedio al Giglio. Perché allora questa fretta, perché non aspettare a settembre che il porto piombinese sia pronto?" così Enrico Rossi su Facebook si scaglia ancora una volta contro una decisione che appare sempre più definitiva.

La Toscana ferita, occupata e adesso esclusa.Dietro tutto questo c'è una tragedia che ha segnato profondamente intere famiglie, l'Isola del Giglio i gigliesi ed i toscani. L'auspicio è che questo aspetto non sia e non passi inosservato una volta spostato il relitto.Non sono mancate le polemiche attorno alla Costa Concordia: una notte in cui è accaduto l'inverosimile, uno strascico giudiziario finito nelle case di tutto il mondo. La telefonata tra la Capitaneria di Porto ed il Comandante che coordina i soccorsi da uno scoglio è solo un passaggio di una storia che oggi vede due regioni italiane litigarsi una nave da crociera, scheletrica e drammatica, piena di potenziali rifiuti inquinanti.“I cittadini di Piombino sono stati presi in giro: non da Gabrielli ma da chi, in questi due anni, ha fatto solo promesse“ il capo della Protezione Civile e Commissario per l’emergenza Concordia Franco Gabrielli affonda il colpo.Chi rischia di perderci davvero? Quanto vale lo smaltimento del relitto in termini economici e quanto in termini politici? Si tratterebbe di un risarcimento mancato? Qualcuno è stato realmente preso in giro?

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