“Firenze al plurale” è lo slogan preferito della Sindaca Funaro e della maggioranza che la sostiene. Un adagio che risuona spesso nelle parole. Peccato che non sia affatto praticato nella realtà e ieri in Commissione 1 ne abbiamo avuto la prova plastica. È emerso, infatti, che il Comitato unico di garanzia, organismo interno all’amministrazione previsto dalla legge, avente l’obiettivo di promuovere un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità, di benessere organizzativo e di contrastare forme di discriminazione e di violenza morale o psichica, non dispone di locali idonei per riunirsi, nonostante lo preveda il regolamento che ne disciplina il funzionamento e nonostante le numerose richieste rivolte a più riprese dalla sua Presidente da oltre quattro anni agli amministratori succedutisi nel tempo".
Sono dichiarazioni di Matteo Chelli, Angela Sirello (FDI), Eike Schmidt e Paolo Bambagioni (Lista civica Eike Schmidt), Alberto Locchi (FI), Guglielmo Mossuto (Lega) e Luca Santarelli (Misto -Noi Moderati), che approfondiscono:
"Com’è possibile che chi ama professarsi continuamente a favore dei diritti ignori completamente le necessità dell’organo preposto a garantirne il rispetto all’interno dell’amministrazione?!Siamo di fronte ad una maggioranza ipocrita o incapace? Delle due, l’una. E va male in ogni caso".