Codice giallo per temporali domenica su Arcipelago e Maremma

Le bombe d’acqua sono un pericolo per il territorio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 settembre 2022 20:26
Codice giallo per temporali domenica su Arcipelago e Maremma

Le condizioni di instabilità hanno portato la Sala operativa della protezione civile a prolungare il codice giallo per piogge e temporali in Arcipelago e litorale centro meridionale anche per la giornata di domani, domenica 4 settembre.

Oggi, sabato, sono possibili temporali, più probabili e frequenti sull'Arcipelago e sulle zone occidentali dove potranno risultare anche localmente forti specie sul litorale centro meridionale, in Arcipelago e Maremma. Potranno essere accompagnati da forti colpi di vento e grandinate. Domani, domenica 4, ancora possibili forti temporali in Arcipelago e sulla Maremma con forti raffiche di vento e grandinate. Nel pomeriggio i temporali potranno spostarsi sulle zone interne.

Ammontano a decine di migliaia di euro (cifre ancora grossolane e non definitive) i danni causati dal maltempo nel territorio Fiorentino nel mese di agosto, dalle cosiddette “bombe d’ acqua”.

"Contrariamente a quanto sostengono in molti, noi riteniamo che questo non sia un fatto imprevedibile. Ormai ogni anno ci ritroviamo a contare i danni non solo materiali ma anche in termini di vite umane, ci costerniamo, ci indigniamo ma non corriamo ai ripari -interviene Laura Zucchini, Responsabile FenealUil Firenze- L’edilizia deve indirizzarsi sulla messa in sicurezza del territorio, sulla prevenzione del dissesto idrogeologico; l’industria edile non è cementificazione e depauperamento del territorio ma anche miglioramento della qualità della vita, risparmio energetico, riduzione delle emissioni di co2 e sviluppo sostenibile. Nel nostro Paese l’aumento del consumo di suolo non va di pari passo con la crescita demografica, cresce più il cemento della popolazione e in più lo spreco di suolo continua ad avanzare nelle aree a rischio idrogeologico e sismico.

Il patrimonio abitativo fiorentino è vetusto: l’80% degli immobili ha una vita media di oltre 30 anni e nessun soggetto pubblico ha la conoscenza certa dello stato di conservazione né delle prestazioni energetiche di questo patrimonio. Dobbiamo partire da qui se non vogliamo trovarci nuovamente a contare danni a persone e cose e senza prevenzione e politiche efficaci di mitigazione del rischio idrogeologico i numeri sono certamente destinati a peggiorare ed essere in gioco non è solo la salute del territorio ma la vita dei cittadini.

Non dobbiamo poi sottovalutare la questione legata alla siccità: occorre un piano bacini di raccolta di acqua piovana. È necessaria una svolta epocale nella pianificazione e nella salvaguardia del territorio, un piano di sviluppo pluriennale, occorre coraggio; valutare costi-benefici della messa in sicurezza e quanto idrogeologicamente insostenibile va de localizzato partendo dalle scuole e dagli asili. Questo è il nostro appello ai Governanti: dare avvio al rinascimento geologico, urbanistico, ambientale del territorio fiorentino significa inoltre accendere un driver per il lavoro e lo sviluppo".

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