Claude Debussy secondo Virgilio Sieni a Cango

A Firenze dal 27 al 30 dicembre viene presentata una nuova versione dello spettacolo che si compone di due parti: nella prima sei donne anziane guidate dallo stesso Sieni, nella seconda un sestetto di splendide danzatrici

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 dicembre 2016 20:51
Claude Debussy secondo Virgilio Sieni a Cango

Dopo il successo del debutto al Teatro Lac di Lugano e della replica a Ravello Festival, LA MER di Virgilio Sieni arriva finalmente a Firenze.

A Cango dal 27 al 30 dicembre viene presentata unanuova versione dello spettacolo che si compone di due parti: la prima è interpretata da sei donne anziane che, guidate dallo stesso Sieni, elaborano un'intensa trama di gesti; nella seconda parte un sestetto di danzatrici indaga l'incrinatura e il dettaglio del corpo nella stratificazione di movimenti che si declinano sempre nuovi e diversi.

La musica di Claude Debussy scorre come linfa vitale tra le pieghe dei gesti delle interpreti, rievocando quel mondo fluttuante simboleggiato da «La grande onda di Kanagawa» di Hokusai che il compositore francese - incantato dalle suggestioni dell'arte giapponese - scelse per la copertina della prima edizione de «La Mer», affascinante sinfonia del mare del 1905.

La mer di Virgilio Sieni presenta due coreografie che parlano la lingua delle età e raccontano come il corpo possa diventare la sostanza rivoluzionaria che ogni individuo può manipolare. La complessa, e allo stesso tempo meravigliosa, capacità articolare del corpo umano, ci porta in questa esperienza a esplorare la fragilità, l’incrinatura, la natura della forza e il senso di origine che si annidano in ogni gesto.

L’immagine del mare ci indica una condizione primordiale di ascolto dove ogni cosa partecipa a un flusso comune.

Lo spettacolo propone due comunità femminili: nella prima parte un sestetto di donne anziane elabora insieme a Virgilio Sieni una trama di movimenti possibili dove la nuda vita si presenta come un patrimonio smisurato; nella seconda parte, sei danzatrici elaborano un loro manifesto sull’incrinatura indicandoci che non c’è niente di meglio che riferirsi all’altro come fonte dei propri gesti.

La musica di Claude Debussy scorre come linfa vitale tra le pieghe del corpo delle interpreti, rievocando quel mondo fluttuante simboleggiato da «La grande onda di Kanagawa» di Hokusai che il compositore francese - incantato dalle suggestioni dell'arte giapponese - scelse per la copertina della prima edizione de «La Mer», affascinante sinfonia del mare del 1905.

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