Sono 36 gli interventi di recupero e promozione di edifici culturali di pregio e grande valore storico finanziati attraverso il bando ‘Città murate’, fortemente voluto dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani fino da quando rivestiva l’incarico di presidente del Consiglio regionale.
Il bando ‘Interventi di sostegno per le città murate e le fortificazioni della Toscana’ è stato emesso il 3 marzo 2021.
In provincia di Firenze:
- Figline e Incisa Valdarno: recupero delle mura civiche e dell’area verde di via Del Puglia. Finanziamento regionale di 168.000 euro a fronte di un intervento dal valore complessivo di 210.000 euro;- Pontassieve: manutenzione straordinaria ed interventi di messa in sicurezza della Torre dell’Orologio in via Tanzini a Pontassieve. Finanziamento regionale di 80.000 euro a fronte di un intervento dal valore complessivo di 100.000 euro;
- Scarperia e San Piero: restauro e manutenzione del Palazzo dei Vicari a Scarperia. Finanziamento regionale di 200.000 euro a fronte di un intervento dal valore complessivo di 280.000 euro.
- Il Comune di Lastra a Signa ha ottenuto un contributo di 138.400 euro grazie alla partecipazione al Bando regionale “Città Murate” per il recupero e la promozione di edifici culturali di pregio e grande valore storico.
Il progetto finanziato, arrivato 6° su 46 comuni toscani che hanno fatto richiesta, riguarda il restauro e la valorizzazione del 2° lotto delle antiche mura cittadine e del giardino interno compresi fra via Il Prato e via dell’Arione.
Il costo totale del progetto è di circa 350.000 euro, di cui altri 138.000 euro finanziati con contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e la somma restante sarà coperta da risorse comunali. L'ufficio tecnico del Comune sta completando (entro l'autunno) la progettazione esecutiva dell'intervento in modo da appaltare i lavori ed eseguirli entro il 2022. L'intervento è legato a un più complessivo progetto di recupero e riqualificazione urbana che ha compreso la conclusione dei lavori del 1° lotto del progetto, inaugurato lo scorso maggio, e che riguarderà il restante tratto delle mura e del giardino interno (2° lotto), il recupero di Cascina Pinucci, un antico edificio o torre d’angolo inglobato nel complesso monumentale e infine la valorizzazione dell’Antico Spedale di Sant’Antonio.