​Cinquantesimo dell’alluvione del 1966, verso Firenze 2016

Il sindaco Dario Nardella è da oggi presidente del comitato: “Chiedo che il governo non ci consideri uno strumento celebrativo ma un supporto all’attività pubblica sulla prevenzione dei rischi”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 novembre 2014 17:27
​Cinquantesimo dell’alluvione del 1966, verso Firenze 2016

Il sindaco Dario Nardella è da oggi presidente del comitato ‘Firenze 2016’, nato per coordinare le attività in vista del 50esimo anniversario dell’alluvione del 1966. La comunicazione è stata data oggi in Palazzo Vecchio nel corso di un incontro alla presenza, tra gli altri, dello stesso sindaco Nardella, di Erasmo D’Angelis, coordinatore della struttura di missione di Palazzo Chigi contro il dissesto idrogeologico, di Alessia Bettini, assessore all’Ambiente del Comune di Firenze e di Mario Primicerio, che ha finora presieduto il comitato per conto del rettore Alberto Tesi.

“Ringrazio per questo compito che mi viene affidato – ha detto il sindaco Nardella - e spero che la presenza del sindaco e del’Amministrazione comunale in generale possa rappresentare una spinta e un valore aggiunto per il lavoro di questo comitato, così come ritengo un valore aggiunto la presenza di Erasmo D’Angelis che considero rappresentativa del sostegno del governo. Questo non è un comitato di celebrazioni – ha precisato il sindaco - ma un soggetto attivo che intende dare un apporto in termini scientifici, culturali e sociali all’impegno di questa città e di tutte le istituzioni sul fronte della tutela idrogeologica.

Il lavoro che svolgeremo sarà calibrato non solo sull’obiettivo 2016, anno inevitabilmente di grande attenzione per la ricorrenza di questo mezzo secolo che ci separa dal 4 novembre 1966, ma anche finalizzato a rimanere in seguito al fianco delle istituzioni come supporto scientifico e culturale. Per questo – ha concluso Nardella - chiedo al governo di non trattare questo gruppo di lavoro come un comitato celebrativo ma come uno strumento di supporto dell’attività pubblica sulla prevenzione dei rischi.

C’è molto lavoro da fare, noi siamo pronti”.Il comitato è composto da oltre cinquanta enti, a cominciare da Protezione civile nazionale, Regione Toscana, Università di Firenze, Autorità di bacino e Unesco. Compito principale di ‘Firenze 2016’ è quello di dare una spinta decisiva, a quasi mezzo secolo dal disastro, alla messa in sicurezza di Firenze e di due terzi della Toscana, ancora minacciate dall’Arno. Di primaria importanza anche gli altri obiettivi che il Comitato si è dato, tra i quali quello di approfondire la conoscenza dell’Arno.

Nel corso dell’incontro di oggi è stato proiettato il documentario realizzato dalla Fondazione Sistema Toscana e dedicato al primo studio batimetrico sul fondo del fiume, affidato a Enio Paris della Facoltà di ingegneria e finanziato dall’Università di Firenze. E’ stato monitorato il tratto fra ponte alle Grazie e ponte Santa Trinita, con previsione di estendere il progetto a 10 chilometri di fiume. L’occasione del 50esimo anniversario dell’alluvione dovrà servire anche a proiettare nel mondo l’immagine di una Firenze che ha saputo rialzarsi dal disastro e che cinquant’anni dopo può continuare a essere esempio di capacità ricostruttiva.

Per questo è stato deciso di puntare molto anche sulla comunicazione, coordinata da Giorgio Federici nella veste di segretario, e affidata al giornalista Sandro Bennucci, in collaborazione con Andrea Jengo, direttore della sede Rai di Firenze.

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