Cassa in deroga, assegnate le risorse: in Toscana i primi 84 milioni

L'assessore regionale al Lavoro Grieco: "Pronti a partire. Servono il rifinanziamento di tutti gli ammortizzatori sociali previsti per l'emergenza epidemiologica da Covid-19 e l'estensione del periodo di copertura della CIGD. La seconda tranche sarà di circa 100 milioni"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 marzo 2020 17:03
Cassa in deroga, assegnate le risorse: in Toscana i primi 84 milioni

Nella giornata di ieri, martedì 24 marzo, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministro dell'Economia e delle Finanze hanno firmato il decreto di assegnazione delle risorse alle Regioni per la cassa integrazione in deroga per Covid-19.

Il decreto riguarda una prima tranche di 1,3 miliardi, con l'attribuzione alla Regione Toscana di circa 84 milioni di euro; a questi si aggiungeranno le risorse della seconda tranche, che si stima saranno in proporzione superiori a 100 milioni di euro. La Regione Toscana metterà poi a disposizione (non appena si otterrà lo sblocco da parte di INPS) altri 60 milioni di euro derivanti dalle risorse residue della precedente gestione degli Ammortizzatori sociali.

“Era un provvedimento molto atteso che qua in Regione Toscana ci metterà in condizione (avendo già firmato l’accordo con le parti sociali) di dare subito avvio allo strumento della deroga. Apprezzo la rapidità con cui i ministri Catalfo e Gualtieri hanno concluso l’iter, per dare risposta immediata ad imprese e lavoratori in enorme difficoltà. Come Assessore al Lavoro della Regione Toscana e come Coordinatrice Nazionale”, afferma Cristina Grieco, “ho fatto però presente la necessità di un rifinanziamento di tutti gli ammortizzatori sociali previsti per l'emergenza epidemiologica da Covid-19 e dell'estensione del periodo di copertura della CIGD, considerato che le 9 settimane ad oggi previste non saranno sufficienti a rispondere alle esigenze del tessuto produttivo del nostro territorio.

Ho inoltre richiesto un rifinanziamento delle misure di CIGS e Mobilità in deroga destinate alle aree di crisi industriale complessa ritenendo non sufficiente quanto previsto dalla legge di bilancio, e di estendere la copertura della cassa integrazione anche per tutti i lavoratori assunti dopo il 23 febbraio, che attualmente si trovano privi di qualsiasi forma di sostegno al reddito. Oggi stesso avremo un incontro con il Ministro per gli Affari Regionali Boccia e presenterò queste richieste emendative a nome della Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni”.

In attesa delle disposizioni operative da parte del Ministero del Lavoro e di INPS, è utile specificare che la cassa interazione in deroga è uno strumento a cui possono accedere tutti i datori di lavoro privati per i quali non sono previsti a regime altri ammortizzatori sociali, come ad esempio la CIGO o i Fondi bilaterali specifici di ogni settore. Possono fare richiesta anche i datori di lavoro che occupano un solo dipendente, che sono comprese tutte le tipologie di lavoratori subordinati, come ad esempio i lavoratori intermittenti e i lavoratori a domicilio, mentre invece sono esclusi i lavoratori domestici (colf, badanti).

L'accordo sindacale non è necessario per i datori di lavoro che occupano fino a 5 dipendenti; è invece necessario per i datori di lavoro che occupano più di 5 dipendenti. L’accordo potrà essere sottoscritto anche in via telematica all’esito della consultazione con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative. Nell’accordo va dato atto che il ricorso alla CIG in deroga è necessario in conseguenza degli effetti diretti o indiretti del fenomeno epidemiologico COVID19 e delle misure di contenimento adottate. Il datore di lavoro può inviare la richiesta di consultazione ai sindacati e in questo modo attiva la procedura di consultazione che deve concludersi entro 5 giorni lavorativi; in mancanza della definizione, il datore di lavoro può ugualmente presentare l’istanza di CIG in deroga, allegando invece dell’accordo l’evidenza della richiesta inviata ai sindacati.

La Regione Toscana ha già sottoscritto l'accordo con le Parti Sociali rappresentantive dei datori di lavoro e dei lavoratori per definire criteri e modalità di accesso alla CIG in deroga."Desidero ringraziare gli uffici della Regione - Direzione Lavoro che stanno già rispondendo puntualmente alle numerose richieste di informazioni e chiarimenti arrivate in questi giorni, e sono già organizzati per ricevere le domande di CIG in deroga ed istruirle nel più breve tempo possibile al fine di dare rapidamente un aiuto concreto ai cittadini.

Per quanto riguarda la CIG in deroga si ricorda che alla pagina:https://www.regione.toscana.it/-/cassa-integrazione-in-deroga-per-covid-19vengono resi disponibili tutti gli aggiornamenti e le informazioni relativi alla CIG in deroga per Covid-19.Gli uffici possono essere contattati al seguente indirizzo email: cigsderoga@regione.toscana.it, oppure telefonicamente ai numeri 0554382338 - 2347 -2093 nei giorni di martedì e giovedì dalle ore 10.00 alle ore 13.00.

La Giunta regionale si è riunita oggi in via straordinaria per assumere decisioni non solo sullo slittamento del pagamento del bollo auto ma anche per definire gli indirizzi su uno strumento legato alla cassa integrazione e all’emergenza Covid-19. L’obiettivo è quello di utilizzare un vecchio fondo regionale ad hoc, con risorse ancora disponibili, per anticipare il trattamento che spetterà ai lavoratori nel caso vi siano ritardi da parte dell'ente erogatore. La Regione, da parte sua, farà di tutto affinché sulla cassa in deroga, di gestione propria, ritardi non ce ne siano.

Per l’anticipazione della cassa integrazione ai lavoratori, qualora vi sia la necessità, la scelta – e per questo è stato approvato un atto di indirizzo - è quella di di verificare come poter usare al meglio lo strumento già in essere, utilizzato in passato, coperto da risorse e gestito da “Toscana Muove”, ovvero il raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Fidi Toscana, finanziaria della Regione, Artigiancredito toscano e Artigiancassa che di sostegno all’accesso al credito e liquidità alle imprese in prevalenza si occupa.

La giunta ha dato mandato agli uffici di valutare come aggiornare lo strumento alla situazione attuale e si è presa l'impegno di confrontarsi con le banche e le forze sociali, fin dai prossimi giorni, per capire quali eventuali modifiche siano da apportare in modo che, usando quel fondo, si possa rispondere alle necessità che l’emergenza ha creato e verificare quale impegno possano prendere tutti i soggetti interessati, a partire dalla Regione.

"La possibilità di utilizzare questo strumento regionale per un’anticipazione vorrebbe dire garantire ai lavoratori le loro spettanze in tempi congrui e immettere linfa vitale in un sistema produttivo che per le misure restrittive approvate dal governo, riguardo l’emergenza sanitaria in atto e per la riduzione del rischio di contagio, ha comportato il rallentamento o la chiusura di numerose aziende" sottolineano gli assessori Vittorio Bugli, Stefano Ciuoffo e Cristina Grieco.

Mentre gli uffici condurranno le loro verifiche, la giunta proseguirà dunque il confronto con le associazioni di categoria e i sindacati per concordare le modalità di utilizzo del fondo e il contributo che può essere apportato anche dal sistema bancario già resosi disponibile in precedenza.

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