Giovedì 28 aprile dalle ore 18.00 a la Feltrinelli (via de' Cerretani 40, Firenze) l'autrice Carlotta Vagnoli firmerà le copie del suo libro Memoria delle mie puttane allegre (Marsilio).
Partendo dalle donne di García Marquez, da Remedios e Pilar di Cent’anni di solitudine, la scrittrice e attivista Carlotta Vagnoli racconta la dicotomia “santa puttana” come il modello fondativo dell’Occidente.
«Ho cercato le donne viziate, sommesse e sottomesse che tante voci raccontavano, le puttane tristi, le femmine disperate, le giovani abbandonate al loro destino. Eppure non ne ho trovate. Ho invece trovato donne materiche, concrete, vitali e dalla risata rumorosa, invadenti, troppo acute o eccessivamente baritonali. Ho visto figure capaci di seppellire intere generazioni senza mai perdere la lucidità, donne imbracciare fucili, donne piene di passione, amore e voglia di sovvertire le regole più antiche della società. Non ho rintracciato qualità deprecabilmente femminili, semplicemente perché non ne esistono.»
Se Macondo è un paese nella foresta circondato dal bosco dove si succedono generazioni di Buendía e ogni tanto arriva uno straniero, Marina di Castagneto Carducci – dov’è cresciuta Carlotta Vagnoli – ci somiglia abbastanza, se non fosse che a Macondo cercano il mare per tutto il tempo e a Castagneto Carducci ce l’hanno davanti. E a cos’altro somiglia un piccolo paese se non a una bolla social dove ognuno pensa di vedere e sapere tutto di tutti, o almeno ci prova? Raccontando la dicotomia “santa/puttana” come il modello fondativo dell’Occidente e prendendo le mosse da Úrsula, Pilar e Remedios la bella di Cent’anni di solitudine, l’autrice svela la furbizia di presupporre i buoni sentimenti o i cattivi costumi delle donne e ci accompagna, dentro e intorno ai romanzi di Gabo, a scoprire la possibilità di vivere avventure anche quando queste sono sbagliate.
Per capire cosa c’entrino con tutto questo e l’adolescenza la statua di Nonna Lucia di Carducci, il camper itinerante di una sex worker e la chiesa su ruote che portava la messa a Marina, e cosa significhi che l’Italia, proprio come Macondo, è tutta provincia – ed è proprio qui che nascono le storie –, non resta che leggere il libro.
Carlotta Vagnoli fiorentina classe 1987, comincia a scrivere come sex columnist per GQ e Playboy nel 2015. Autrice, attivista, content creator, utilizza le piattaforme social come veicolo per fare divulgazione sui temi riguardanti il linguaggio, la violenza di genere, gli stereotipi. Dal 2017 tiene lezioni nelle scuole medie e superiori d’Italia per avvicinare studenti e studentesse al tema del consenso e fare prevenzione contro la violenza di genere. Nel 2021 sono usciti Maledetta sfortuna per i tipi di Fabbri Editori e Poverine per Einaudi.