Careggi: bottigliette di acqua per i pazienti, meglio il fontanello?

La CISL FP Careggi chiede di dotare il presidio di fontanelli di acqua

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 agosto 2017 18:17
Careggi: bottigliette di acqua per i pazienti, meglio il fontanello?

La legge 81/2008 testo unico sulla sicurezza di tutti i luoghi di lavoro cita: "1.13. Servizi igienico assistenziali 1.13.1. Acqua 1.13.1.1. Nei luoghi di lavoro o nelle loro immediate vicinanze deve essere messa a disposizione degli Utenti e dei Lavoratori acqua in quantità sufficiente, tanto per uso potabile quanto per lavarsi". Per questo la FP Cisl di Careggi ha chiesto rassicurazioni sull’utilizzo dell’acqua corrente. 

La segnalazione del sindacato: "Ormai da diverso tempo l’acqua è stata diminuita, razionata anche per i ricoverati in bottiglie più piccole, ma anche in quantità disponibile con gravi problemi specialmente la notte quando dispense e ristorazione sono chiusi e per dare da bere, per aiutare a prendere le compresse o fare le terapie nutrizionali il personale si è trovato a dover prendere le bottigliette alle macchinette oltre a quelle che deve prendere per uso personale".

"Un dipendente - spiega Cisl - ha un fabbisogno giornaliero di circa 2-3 bottigliette da mezzo litro di acqua per turno lavorativo (la notte anche di più) e purtroppo le deve pagare 70/80 centesimi l’una, quando in altre strutture pubbliche come Montedomini a Firenze vengono pagate soltanto 40 centesimi alla macchinetta. Sarà possibile averle anche nel nostro Ospedale alla stessa cifra?" da qui l'appello all'assessore Stefania Saccardi."Sentiamo l’esigenza di portare avanti una battaglia in più a tante altre e cioè istituire a Careggi luogo simbolo di salute, l’istituzione di fontanelli dove attingere liberamente l’acqua e quindi focalizzare gli sforzi sull’abbattimento del prezzo dell’acqua per tutti i degenti e i dipendenti. Crediamo che un bene come l’acqua fonte di vita di salute ed equilibrio non sia merce di scambio o da razionare e che dovrebbe essere fra le priorità di un dirigente la fruibilità di questo bene per tutti i degenti e i dipendenti specialmente in un ospedale di eccellenza" conclude la Cisl.

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