Caos stadio viola, Commisso sulla Mercafir: "22 milioni sono troppi"

Il presidente della Fiorentina ancora non ha preso decisioni, aspetta il bando e tuona: "Il Franchi così è una porcheria. Se non ci sono Mercafir e Campo di Marte ci può essere Campi o qualche altra soluzione. La Soprintendenza? Bravissima. La squadra? Ho dato l'ok per fare investimenti ma non voglio giocatori per 6 mesi". Presto nuovo incontro con Nardella. Barone: "Franchi in vendita? Non ne parliamo ora"

Redazione Nove da Firenze
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08 gennaio 2020 16:30
Caos stadio viola, Commisso sulla Mercafir:

"Oggi è la festa dello stadio". Esordisce Così Rocco Commisso nella conferenza sullo stadio ma non solo: le prime battute sono riservate alla squadra: "Grazie a Montella per il lavoro fatto, Iachini mi piace. Ho dato l'ok per investimenti ma non voglio giocatori per sei mesi, voglio preparare una squadra forte per l'anno prossimo".

Poi lo stadio: "Abbiamo iniziato con l'idea del restyling del Franchi, poi abbiamo saputo tramite i giornali che le curve non si possono abbattere, poi è arrivata l'idea del sindaco, con cui ho un ottimo rapporto, l'idea della Mercafir. Più tempo è passato, più ho fatto l'idea che non è una situazione ottimale, sia per il prezzo, i 22 milioni, poi abbiamo visto che c'erano altri costi non considerati, Imu e così via. Il problema dello sport, dell'Italia è la burocrazia". E mostra una tabella con i 20 top club europei che hanno un ricavo molto più elevato della Fiorentina sotto tutti gli aspetti. 

"Come si può arrivare a competere con questi club - dice Commisso - se non si hanno le infrastrutture? Dobbiamo avere uno stadio che ci porta certi ricavi. Attorno agli stadi più importanti ci sono infrastrutture che portano ricavi. Speriamo che lo stadio si possa fare a Firenze, vediamo. 22 milioni per 14 ettari sono troppi. Il calcio è un patrimonio dell'Italia e la politica deve aiutare il calcio".

Fin qui l'esposizione del presidente viola, poi arrivano le domande. "Non sono venuto qua per stare al Franchi in queste condizioni, per altri dieci-quindici anni, lo stadio così è una porcheria", dice Commisso rispondendo a una domanda.

"Con il sindaco abbiamo parlato, ho visto cose che non mi sono piaciute. Il bando è pubblico, io non sono sicuro se vinciamo, se partecipiamo", chiosa Commisso. "Franchi in vendita? Non è il momento giusto per parlarne", interviene Joe Barone.

L'ipotesi più percorribile in questo momento? "A me piacerebbe il restyling del Franchi - risponde Commisso - ma vediamo, non so. La Soprintendenza? Bravissima. Può darsi che domani possiamo riprendere l'idea di intervenire sul Franchi".

L'idea di prendere in concessione per un certo numero di anni l'area Mercafir non è esclusa da Commisso che ormai ha capito che in Italia "fast fast fast" non è possibile.

Prima di ripartire per l'America, Commisso incontrerà nuovamente il sindaco Nardella.

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