Cannabis terapeutica, Toscana divisa sul nuovo Made in Florence

Risparmio economico sull'importazione e nuove forme di occupazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 febbraio 2015 18:11
Cannabis terapeutica, Toscana divisa sul nuovo Made in Florence

Scrive Enrico Rossi "In Toscana via libera all'uso della cannabis a scopo terapeutico. Da aprile il farmaco potrà essere prescritto anche dal medico di famiglia. E sarà “made in Tuscany”: entro l’anno lo produrremo a Firenze, all’Istituto farmaceutico militare. Smetteremo così di importarlo dall’Olanda. Producendolo "in casa" risparmieremo e daremo lavoro per la coltivazione e la produzione. La Toscana: una regione all'avanguardia".Risparmio economico dunque e possibilità di occupazione nel settore produttivo, unite alla necessità farmacologica per i pazienti che ne faranno uso su prescrizione medica.

Meglio produrla e controllarne la distribuzione oppure importarla? Ringraziamenti sono giunti da parte dei pazienti oncologici che hanno rilasciato in rete testimonianze dirette: "Solo chi è sottoposto alla chemioterapia può capire.. il dolore" ha scritto qualcuno.La Toscana ha risposto in modo ironico: c'è chi ha commentato "Stupefacente!" e chi ha coniato lo slogan "Il medico di famiglia, il mio miglior pusher". Ma la Toscana si è anche divisa sul tema delle droghe e nei Social Network si sono contrapposte le vedute che hanno evidenziato non solo una lotta generazionale, come qualcuno aveva ipotizzato, ma anche la necessità, adesso più che mai, di riformare ed adeguare l'intero sistema consumistico e punitivo nazionale.

C'è chi ha ricordato le proprietà della canapa, chi si è dichiarato per la "Legalizzazione", chi ha invitato alla produzione casalinga "c'est plus facile". "Alcool ed Eroina queste fanno male" commenta ancora qualcuno, e c'è chi tira in ballo la dipendenza da caffeina.Droghe pesanti e droghe leggere. Non sono mancate critiche sui controlli degli ultimi giorni che nel capoluogo toscano hanno visto scendere in campo i cani poliziotto sguinzagliati nelle scuole per individuare i giovani consumatori di stupefacenti.Polemica che si è alimentata dell'annoso dibattito sull'escalation nell'uso/abuso di stupefacenti.

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