​Camusso a Firenze: testimonianze dipendenti Pignone e Careggi

Le storie dei lavoratori: “Basta coi dipendenti di serie A e di serie B”. A Firenze 800 assemblee, poi la raccolta firme

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 febbraio 2016 18:18
​Camusso a Firenze: testimonianze dipendenti Pignone e Careggi

 “Non abbiamo malattie né permessi. Dobbiamo solo lavorare. Per questo è importante sostenere la Carta dei diritti universali proposta dalla Cgil. Basta con i lavoratori di serie A e di serie B” questa la testimonianza di Rossella, operatrice sanitaria interinale di Careggi, a evidenziare il senso dell'operazione lanciata dal sindacato per un nuovo statuto dei lavoratori.

Oggi la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso ha tenuto due assemblee a Firenze per presentare la Carta: una la mattina al Pignone accompagnata dalla segretaria della Camera del lavoro Paola Galgani e dal segretario generale di Fiom Firenze Daniele Calosi, l'altra dalle 13 alle 15 all'ospedale di Careggi con l'introduzione di Galgani. Alla prima hanno partecipato anche, per la prima volta, i delegati delle ditte in appalto che operano all'interno dello stabilimento, mentre la seconda era una vera e propria assemblea di sito dell'area di Careggi, a cui hanno partecipato quindi sia i lavoratori dell'azienda ospedaliera che quelli degli appalti.

“Un modo - ha spiegato Paola Galgani nell'introduzione - per rimettere insieme il lavoro che è stato frantumato. Gli interessi dei lavoratori, pur nella diversità di mansioni e attività, non vanno contrapposti ma uniti”. Susanna Camusso ha detto nel suo intervento: “Con l'operazione della Carta proponiamo un cambio di stagione rispetto alle ricette degli ultimi anni che non hanno portato sviluppo. Vogliamo che i diritti - dalla maternità alle ferie,dai permessi alle malattie, fino alla formazione continua - siano in capo alle persone, indipendentemente dal contratto.

Intendiamo parlare a tutti i lavoratori: subordinati, atipici, autonomi per ricomporre un mondo che è stato frammentato”

Sono circa 800, ad ora, le assemblee nei luoghi di lavoro organizzate dalla Cgil di Firenze per presentare la Carta dei diritti universali del lavoro (redatta dalla Cgil nazionale, consta di 97 articoli), per la quale ad aprile inizierà la raccolta delle firme per arrivare alla presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare. LE STORIE DEI LAVORATORI DI CAREGGI Oltre a Rossella, all'assemblea di Careggi hanno preso la parola lavoratori di tutti i tipi.

Come Riccardo, rappresentante dei medici, che ha evidenziato “come Careggi rappresenti un modello positivo: qui i sindacati hanno imposto l'adozione delle regole contrattuali. I contratti a sei mesi rinnovabili creano precarietà e servizi peggiori”. Cristina (lavoratrice dei servizi di portierato) ha lodato “l'iniziativa della Carta, che va nella strada dell'equiparazione tra chi lavora in appalto e chi è assunto direttamente”. Marco ha raccontato la sua storia di addetto alle manutenzioni (in un'azienda in appalto), ricordando “la mancanza di diritti, i rischi di perdere il posto e poi la stabilizzazione in un'altra ditta grazie all'impegno del sindacato”.

C'è stata anche la testimonianza di Luisa, amministrativa dell'università, che ha visto passare sotto i suoi occhi in questi anni “la precarizzazione e la parcellizzazione del lavoro, una frammentazione che va evitata: ben venga la battaglia della Carta proposta dalla Cgil”.

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