Fino a duecento euro a bambino per sostenere lo svolgimento di attività sportive extrascolastiche. L’iniziativa è dell'assessorato allo sport e l'investimento complessivo è di oltre 120mila euro e si aggiungono ai 250mila euro già stanziati lo scorso aprile. L'obiettivo è quello di sostenere le famiglie che, per molte ragioni, possano avere difficoltà ad affrontare le spese, che comunque ci sono, di un’attività sportiva.
Da domani, mercoledì 12 novembre (e fino al 3 dicembre di quest'anno), sarà possibile inviare la domanda per il 'Bonus sport 2025 - integrativo'. E' destinato alla famiglie con minori residenti nel Comune di Firenze ed un 'Isee minorenne' (l'indicatore utilizzato per valutare la situazione economica delle famiglie con figli minorenni) non superiore a 15mila euro, che dal 1 luglio al 3 dicembre 2025, abbiano sostenuto spese per l’iscrizione a una pratica sportiva (ma anche per le eventuali spese mediche relative esclusivamente al certificato di idoneità), presso imprese, associazioni o enti affiliati a federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, discipline sportive associate che operano nell’area della città metropolitana.Il contributo riconosciuto per ciascun bambino beneficiario è fissato nella misura massima dell’81% delle spese sostenute per l’iscrizione e pratica sportiva, nonché per le eventuali spese mediche relative esclusivamente al certificato di idoneità, fino ad un massimo di 200 euro ciascuno Le spese devono essere documentate e tracciabili (pagamenti effettuati tramite bonifico bancario, POS o altri mezzi equivalenti) e ricomprese, come detto, nel periodo di validità dal 1 luglio al 3 dicembre 2025."Garantiamo un aiuto concreto per migliaia di famiglie - ha commentato l'assessora allo sport Letizia Perini – perché l’accesso agevolato alla pratica sportiva crea inclusione e contrasta le disuguaglianze.
Il 'Bonus sport' rappresenta una parte fondamentale della nostra idea di sport di base, in grado di creare opportunità per tutti le bambine e i bambini senza distinzioni di reddito o di condizione”. "È uno strumento importante - ha aggiunto - perché, purtroppo, oggi il primo motivo per cui non si pratica sport è economico. Lo sport è un’attività riconosciuta nella sua valenza educativa, sociale e di promozione del benessere psicofisico fondamentale per la crescita dei nostri ragazzi, come ribadito dall’articolo 33 della nostra Costituzione anche se, a livello nazionale, mancano ancora contributi a questo dedicati.
Noi vogliamo concretamente aiutare queste famiglie perché lo sport deve essere un diritto, non un privilegio di pochi".