Buon punto a Genova ma si poteva osare di più

Nella trasferta del Ferraris la viola soffre nel primo tempo ma comanda le operazioni nel secondo. Vicini al gol Babacar e Alonso.

Giuseppe
Giuseppe Saponaro
31 gennaio 2016 19:13
Buon punto a Genova ma si poteva osare di più

Le reti inviolate lasciano l'amaro in bocca a mister Sousa ma la partita contro il Genoa nascondeva insidie notevoli. Alla fine dei giochi la divisione della posta, in parti uguali, rende giustizia a quanto visto in campo: padroni di casa in grande spolvero nel primo tempo, ospiti più concreti nel secondo.

Per la cronaca, è giusto dirlo, il migliore momento per Astori (tra i più positivi) e compagni coincide proprio con l'ingresso di Kalinic che ha il grande merito di allungare la squadra donandole la giusta profondità: in tal senso, l'esperimento Babacar-Zarate, al momento, sembra da accantonare.

Peraltro, l'ingresso del bomber sembra dare nuova linfa a Bernardeschi altro ago della bilancia di questa squadra: se gioca bene lui, si spostano gli equilibri. Quando il giovane laterale azzurro comincia a pedalare e a macinare chilometri, mette tremendamente in imbarazzo i liguri. Se si fosse proposto con la stessa intensità per tutto l'arco della partita, forse, ora staremmo parlando di un altro risultato.

Sullo sfondo un centrocampo che è sembrato in debito di ossigeno e qualche errore di troppo di Roncaglia che si distrae lasciando spazio a ansie inutili che fanno battere il cuore. A proposito di cuore: forse osando di più e rischiando qualcosa, i tre punti si potevano portare a casa.

Nella colonna delle buone notizie il mercato che pare debba regalare un lieto fine: sicuramente un difensore centrale. E chissà non ci sia qualche altra sorpresa. Nella colonna opposta, l'espulsione di Sousa, nella foto, che potrebbe costargli la squalifica.

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