Bundu vs Thurman, la sfida

I diversi "mondi" dei due pugili che si troveranno il 13 Dicembre a Las Vegas per il mondiale ad interim dei pesi welter

Massimo
Massimo Capitani
03 dicembre 2014 11:19
Bundu vs Thurman, la sfida

Keith Thurman detto “one time”, se chiedi a quelli del suo clan il perché del soprannome loro ti rispondono “Basta che Keith li tocchi una volta e per i suoi avversari la storia è finita, sono già al tappeto.” - fonte Dario Torromeo.

Il pugile americano ha 26 anni, un record composto da 23 match, 23 vittorie di cui 21 per KO. Thurman è un picchiatore terribile capace di colpire duro con entrambe le mani sia quando attacca che quando rientra sui colpi dell’avversario. Bravissimo ad intercettare le linee di movimento del pugile che ha di fronte, per cui, se credi di “scappare” per tutte le riprese e di pungere ogni tanto, lui ti chiude, poi arriva con il colpo che cambia il match. Se invece ti metti a scambiare combinazioni a centro ring, come ha fatto Chaves, lo puoi mettere in difficoltà, ma rischi il solito colpo e la solita fine.

La carriera di Thurman è affidata alle mani migliori e potenti del mondo, il suo manager è Al Haymon, l’organizzazione che lo gestisce è la Golden Boy Promotion di Oscar De La Hoya, mentre l’emittente televisiva che trasmette i suoi match è la Showtime, il suo Maestro è Dan Birmingham, che prima di avere l’uomo nuovo dei pesi welter mondiali, è stato la guida di tre campioni iridati.

Leonard Bundu ha 40 anni, da professionista è imbattuto e vanta un record 31 vittorie e 2 pareggi. Non ha un soprannome, almeno non sul ring, i suoi amici lo chiamano Leo, così come il suo Maestro. Gli americani, che non possono farne a meno, per la sfida mondiale lo hanno chiamato Leone. Lui ha detto va bene, anche per via del suo paese di origine, la Sierra Leone. Ma soprannomi a parte, Leonard per arrivare a Las Vegas ha riscritto una storia pugilistica, una storia che sembrava già aver raggiunto il suo apice con la conquista del titolo d'Europa, perchè da campione continentale ha sbaragliato tutta la concorrenza.

Le ultime due vittorie sono stata determinanti, alla soglia dei 40 anni ha sconfitto i giovani Lee Purdy e Frankie Gavin a casa loro, in Inghilterra. Purdy nel maggio del 2013 gli aveva soffiato il posto per disputare il mondiale con Alexander perché la sigla IBF inseriva nel suo ranking il pugile inglese prima di quello italiano, nonostante quest'ultimo fosse campione d'Europa in carica! Leo, nel Dicembre del 2013, ha battuto Purdy dopo averlo colpito in tutte le maniere per tutte le riprese, infliggendogli il KOT a pochi secondi dalla fine del match.

Poi è stata la volta di Gavin, il pugile inglese - grazie all'asta vinta dal suo influente manager Warren - combatteva nel giardino di casa sua. Leo per sconfiggerlo ha dovuto mandarlo al tappeto nella 6° ripresa, ha dovuto subire un arbitro che non lo ha tutelato per tutto il match dalle scorrettezze del suo avversario, finendo poi per vincere perché due giudici lo vedevano in vantaggio di 1 punto, quando ce n'erano almeno 4, mentre il terzo, che aveva visto un altro match, lo dava sotto di 3 punti.

Dopo queste 2 vittorie il suo manager Loreni ha trovato l'accordo con Al Haymon, per far disputare un match a Leonard negli Stati Uniti. Leo ci andrà con all’angolo il Maestro di sempre Boncinelli, e con il vice di quest'ultimo il Maestro Vignoli. Boncinelli, il Bonci per quasi tutti, passa con la solita passione dall'angolo dello sfidante al titolo mondiale a quello di un dilettante esordiente, quella stessa passione, che nella sua pluridecennale carriera all'Accademia Pugilistica Fiorentina, lo ha portato ad avere 10 campioni d'Italia dilettanti, due campioni nazionali professionisti, un campione d'Europa e far sì che 7 dei suoi ragazzi vestissero la maglia della nazionale Azzurra, inutile dire quale sia il pugile sempre presente nell'elenco. Il dato sorprendente è che Boncinelli ha fatto tutto questo dopo le 17.30, dopo cioè che aveva passato le consuete 8 ore di lavoro in una pelletteria.

Il match Bundu vs Thurman verrà trasmesso in diretta nel nostro paese dall'emittente televisiva italia 1 e per questo bisogna essere grati, visto che tanti match dei nostri connazionali non sono andati in onda, uno fra questi il match di Leo con Gavin. Al Mandela Forum sarà montato un maxischermo, l'organizzazione del Palazzetto di Firenze ha voluto così onorare l'atleta Leonard Bundu che da decenni si allena nell'impianto del Campo di Marte.

In chiusura di articolo vorrei passare alla prima persona e raccontarvi che ho visto Leonard spesso in questo periodo, Leo un mese prima del match torna a Firenze per rifinire la sua preparazione. Leo il 21 Novembre, il giorno del suo compleanno, si è prestato all'incontro organizzato dal nostro giornale e dall' A.P.F. con gli studenti della scuola Sassetti Peruzzi, un incontro che è terminato con gli studenti che cantano la canzoncina di “tanti auguri” a Leo e poi lo attorniano per un autografo ed un selfie.

Come sempre non ho saputo rinunciare ad ammirare le movenze del campione durante le sessioni di guanti, le ripetute al sacco e meno che mai al suo sorriso. Cose belle che non ti stanchi mai di vedere. In questo periodo di duro lavoro Leo ha voluto dedicarmi un abbraccio particolare. Io non ho dubbi, nonostante tutte le differenze del mondo, a Las Vegas Leonard farà tutto quello che sarà possibile per vincere il mondo. A Las Vegas in ogni caso andrà il nostro Uomo migliore.

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