​Bullismo a Scuola, la Toscana si interroga sul futuro della educazione

Esiste un grave problema di delegittimazione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 aprile 2018 17:06
​Bullismo a Scuola, la Toscana si interroga sul futuro della educazione

 Gli atti di bullismo commessi da alcuni studenti dell'Itc Carrara di Lucca nei confronti di un professore hanno fatto scattare una campanella, di allarme.

"Se si toglie autorevolezza al ruolo dell'insegnante, se si difendono i figli anche in casi gravi, si compie un disastro educativo su questi ragazzi. E' necessario rinsaldare l'alleanza educativa fondamentale scuola-famiglia. Come Regione non abbiamo competenza su sanzioni e provvedimenti disciplinari, ma finanziamo molti interventi sui territori per il contrasto al disagio e per l'inclusione scolastica. Continueremo a lavorare insieme all'ufficio scolastico regionale su questi fronti per cercare di migliorare le cose" così l'assessore regionale all'istruzione Cristina Grieco intervenendo su Radio 24 alla trasmissione 'Effetto giorno'.

Al conduttore della trasmissione, che ricordava come il dirigente scolastico dell'istituto abbia detto che "Qualcuno perderà l'anno", l'assessore ha precisato che "un segnale di severità è opportuno, ma serve un'analisi molto più profonda. Dirigenti scolastici del primo ciclo, quindi delle scuole primarie, raccontano di genitori che criticano apertamente i docenti, spesso anche davanti ai bambini. E' evidente che c'è un problema di delegittimazione, della mancanza del riconoscimento dell'autorevolezza della scuola da parte dei ragazzi".

"Sono episodi che fanno molto male - ha concluso Grieco - Sicuramente fa male vedere umiliata una persona mite, ma fa male anche vedere ragazzi che deridono il ruolo dell'insegnante, come se ritenessero che la scuola non abbia niente da 'dare' loro. C'è proprio una mancanza di rispetto per il ruolo del docente ed è una cosa veramente grave".“Non c'è educazione al digitale e gli insegnanti non sono formati alla generazione dei nativi digitali.

La situazione non è grave, ma gravissima. Famiglia e scuola hanno perso l'occasione di collaborare insieme. Non c'è formazione degli educatori e non esiste all'interno della scuola una equipe medico-psico-pedagogica per ciascuna delle 41 mila strutture scolastiche. Questo sarebbe realizzabile utilizzando le risorse di ogni territorio dove sono presenti medici, psicologi, psicoterapeuti, antropologi e assistenti sociali.

Ogni equipe potrebbe funzionare per mediare sia per aiutare gli educatori a formarsi sia per educare sentimentalmente e sessualmente i giovani così la prof.ssa Maria Rita Parsi, psicologa e psicoterapeuta, a proposito dei recenti episodi di bullismo a scuola.

"Il Coordinamento Regionale toscano di Fratelli d'Italia esprime una ferma condanna verso il deplorevole fatto, accaduto ai danni di un professore a Lucca, vittima degli atteggiamenti da bulloda parte di uno studente, ripresi con un cellulare e diffusi ieri sui social network" la presa di posizione arriva dal Coordinatore Regionale, Francesco Torselli, dall'On. Riccardo Zucconi e da Marina Staccioli e Michela Senesi, rispettivamente Coordinatrice Regionale dei Dipartimenti Tematici di Fratelli d'Italia e Responsabile Regionale del Dipartimento Scuola.

"I gravi fatti accaduti in nella scuola di Lucca - concludono Torselli, Zucconi, Staccioli e Senesi - evidenziano ancora una volta come a questo Paese serva, immediatamente, un governo forte e autorevole che solo il centrodestra può guidare. Con Fratelli d'Italia al governo, metteremo subito mano ad una necessaria riforma della scuola, che restituisca centralità al ruolo educativo di questa e veda tornare gli insegnanti ad essere figure autorevoli e rispettate dagli studenti".

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