Borse per alimenti in plastica irregolari, sequestri a Prato

Elevata sanzione da 5mila euro. I controlli dei carabinieri proseguiranno anche nei prossimi giorni

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 marzo 2021 10:27
Borse per alimenti in plastica irregolari, sequestri a Prato

Il Nucleo Investigativo (NIPAAF) e il Comando Stazione dei Carabinieri Forestali di Prato hanno controllato alcuni esercizi commerciali pratesi al fine di verificare il corretto impiego delle borse in plastica leggera (c.d. shoppers) conformi alla normativa in materia di commercializzazione dei prodotti alimentari.

I controlli hanno interessato i banchi ortofrutta presenti nel mercato rionale del Quartiere Soccorso e in due supermercati cittadini.

In tre dei quattro banchi ortofrutticoli controllati i militari hanno verificato il regolare impiego dei sacchetti di carta e degli shoppers utilizzati per la commercializzazione di prodotti ortofrutticoli.

In un caso, invece, il negozio controllato (un supermercato gestito da titolari di nazionalità cinese) è risultato operare in maniera irregolare. Infatti, tanto gli alimenti sfusi che i prodotti alimentari confezionati venivano commercializzati impiegando borse di plastica leggera prive dei requisiti di legge poichè non idonee a contenere alimenti, non biodegradabili e non compostabili. Nei locali del supermercato i militari hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro circa 4000 buste in plastica leggera di varie dimensioni e fogge, contenute in scatoloni e rotoli, oltre ad elevare una sanzione amministrativa di natura pecuniaria da 5.000 euro al titolare.

In breve, gli aspetti da rimarcare sono essenzialmente due. In primo luogo, già da molto tempo la normativa prevede che la commercializzazione dell’ortofrutta e degli alimenti sfusi in generale possa avvenire solamente utilizzando imballaggi appositi (es. buste di carta e di plastica) opportunamente realizzati per ospitare ed essere a contatto con gli alimenti e a tal fine marcati con la caratteristica insegna che vede la stampigliatura di una forchetta affiancata ad un bicchiere. In secondo luogo, invece, dal 1 gennaio 2018 il Testo Unico Ambiente impone a produttori, distributori di borse di plastica e commercianti di fornire ai consumatori esclusivamente le borse di plastica conformi alle caratteristiche di legge (essenzialmente l’essere biodegradabili e compostabili), a titolo oneroso che deve figurare sullo scontrino o sulla fattura del prodotto acquistato; contestualmente, è vieta la commercializzazione di borse di plastica non conformi.

Nell’ambito della quotidiana attività istituzionale, i militari Forestali continueranno anche in futuro a controllare i banchi ortofrutticoli dei mercati e dei supermercati pratesi al fine di contrastare l’utilizzo di borse in plastica leggera irregolari, estremamente nocive per l’ambiente e per le molteplici forme di vita che lo popolano.

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