Boccaccio650: un anno di celebrazioni a Certaldo

A Pisa un incontro con le scuole per i 650 anni dalla morte del poeta

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 Dicembre 2025 18:08
Boccaccio650: un anno di celebrazioni a Certaldo

Si è concluso il 21 dicembre il centenario “Boccaccio650”, un anno di iniziative che l’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio ha dedicato al grande autore del Trecento. La giornata finale si è svolta in Casa Boccaccio, nel cuore di Certaldo Alta, proprio nell’anniversario della morte dello scrittore.

Il 2025 è stato un anno particolarmente intenso per l’Ente Boccaccio, che ha promosso un ricco calendario di appuntamenti: convegni scientifici nazionali e internazionali hanno riunito studiosi da tutta Europa, offrendo nuove prospettive di ricerca sull’opera boccacciana; accanto alla dimensione accademica, mostre tematiche hanno messo in dialogo testi e immagini, valorizzando il patrimonio artistico e librario del Trecento.

Non sono mancati momenti di divulgazione: letture pubbliche, spettacoli teatrali che hanno coinvolto un pubblico ampio e trasversale. Grande attenzione è stata dedicata anche alla didattica, con laboratori per le scuole e percorsi formativi per studenti universitari.

“È stato un momento molto significativo, ha detto la presidente dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, prof.ssa Giovanna Frosini, una giornata di memoria ma anche di prospettiva futura, perché Boccaccio continua a parlarci con una voce viva e attuale: il coronamento di un anno straordinario, ricco di studio, partecipazione e condivisione. Ritrovarci a Certaldo Alta, nel luogo simbolo della vita e della memoria di Giovanni Boccaccio, ha dato un significato ancora più profondo a questo percorso. Le celebrazioni hanno mostrato quanto la sua voce sia ancora capace di parlare al presente, di unire generazioni diverse e di ispirare nuove prospettive di ricerca. È stato un anno che ha rafforzato legami, aperto collaborazioni e che continuerà a nutrire il nostro impegno culturale anche negli anni a venire”.

La giornata conclusiva si è aperta con gli interventi della stessa presidente, i saluti istituzionali dell’Assessora del Comune di Certaldo Romina Renzi, della dott.ssa Federica Paoletti vicedirettrice generale della Banca Cambiano 1884 S.p.A. , che ha sostenuto la realizzazione della mostra permanente “Lodola et Boccaccio25” dell’artista Marco Lodola, del presidente dell’Accademia della Crusca, prof. Paolo D’Achille, che insieme all’Ente Boccaccio ha sottoscritto un importante accordo di collaborazione sull’opera boccacciana: gli interventi hanno tracciato un bilancio estremamente positivo, le celebrazioni hanno generato entusiasmo, rafforzato il ruolo dell’Ente, di Certaldo e della Toscana come punto di riferimento internazionale e aperto nuove strade per la valorizzazione del patrimonio culturale di Boccaccio.

“Il 2025 è stato un anno di straordinaria vitalità culturale, e l’Ente Boccaccio ha saputo interpretarlo con una programmazione di altissimo livello, capace di unire ricerca, divulgazione e partecipazione. Il Comune di Certaldo è al fianco dell’Ente nella valorizzazione di questo patrimonio unico, che rappresenta un pilastro della nostra identità, della cultura italiana ed europea. Le celebrazioni hanno rafforzato collaborazioni, aperto nuove prospettive e confermato il ruolo centrale nella promozione dell’eredità boccacciana, così il sindaco di Certaldo Giovanni Campatelli.

Alle 16, nella Chiesa dei Santi Tommaso e Prospero di Palazzo Pretorio, si è tenuto il concerto dell’Ensemble Micrologus, uno dei gruppi italiani più autorevoli nel repertorio medievale. Una chiusura che ha unito studio, musica e memoria, nel segno di un autore che continua a parlare al mondo contemporaneo.

 Celebrare il 650° anniversario della morte di Giovanni Boccaccio attraverso un percorso culturale e didattico rivolto agli studenti: è questo l’obiettivo dell’incontro “Ragionare nel Giardino: Boccaccio e il Trionfo della Morte”, promosso dall’Assessorato alla Scuola del Comune di Pisa e svoltosi nei giorni scorsi al Camposanto Monumentale, a seguito di un Ordine del Giorno approvato dalla III Commissione Consiliare (Cultura e Scuola) su proposta del consigliere comunale Giovanni Pasqualino. L’iniziativa ha coinvolto scuole del territorio, docenti universitari ed esperti, con il sostegno di importanti realtà culturali cittadine.

«Una bellissima iniziativa – commenta l’Assessore alla Scuola Riccardo Buscemi – grazie alla sinergia tra Comune, Opera della Primaziale, Liceo Musicale Carducci e Società Storica Pisana, pensata per far conoscere il legame tra Boccaccio e Buffalmacco, ispiratore del poeta e scrittore di Certaldo, e soprattutto la bellezza del nostro Camposanto. Sicuramente replicheremo con la calda stagione questo evento, aprendolo non solo alle scuole ma anche alla cittadinanza tutta».

L’incontro con le scuole è stato curato dalle professoresse Lucia Battaglia, italianista ed esperta di Giovanni Boccaccio, e Gabriella Garzella, studiosa degli affreschi del Camposanto Monumentale. Proprio in questo luogo, infatti, Boccaccio trovò suggestioni fondamentali per la stesura del Decameron. «Ci sono precise affinità – ha spiegato Lucia Battaglia – che legano la lieta brigata nel giardino assediata dalla Morte dipinta da Buffalmacco alla lieta brigata impegnata a raccontare novelle e riflettere su di esse mentre attorno impazza la peste descritta da Boccaccio».

Alle classi 2F e 2A dell’Istituto Comprensivo “G. Toniolo” e alla classe terza del Liceo “G. Carducci”, Gabriella Garzella ha illustrato l’evoluzione storica del Camposanto: «Divenuto dal Cinquecento Pantheon delle memorie locali, nell’Ottocento il Camposanto fu tra i primi musei pubblici d’Europa, arricchendosi di opere d’arte provenienti da chiese e conventi cittadini soppressi, da siti archeologici e dal mercato antiquario».

A conclusione dell’iniziativa, gli studenti del Liceo Musicale “G. Carducci” hanno proposto una lettura scenica della novella Lisabetta da Messina (V novella della IV Giornata del Decameron) e della Canzone del basilico di Carducci, accompagnata da interventi musicali. «I brani che accompagnano la lettura – spiegano le docenti Bianca Barsanti e Marialuisa Pepi, coautrici del progetto – sono stati scelti seguendo un criterio non filologico ma drammatico: la musica è utilizzata come amplificazione emotiva e parentesi riflessiva», spaziando dalla polifonia sacra e profana a compositori come Vivaldi, Bellini, Sor, Durante e Llobet.

L’iniziativa ha rappresentato un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni, scuole e realtà culturali, offrendo agli studenti un’esperienza immersiva tra letteratura, arte e musica nel cuore del patrimonio storico pisano.

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