​Bitcoin: volatilità ai massimi annuali nel 2021

Il bitcoin, la più nota delle criptovalute, ha raggiunto livelli massimi di volatilità, ecco un’analisi su cosa è succes

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 giugno 2021 13:35
​Bitcoin: volatilità ai massimi annuali nel 2021

Bitcoin: volatilità ai massimi annuali nel 2021

Il bitcoin, la più nota delle criptovalute, ha raggiunto livelli massimi di volatilità, ecco un’analisi su cosa è successo e i possibili scenari futuri

I Bitcoin e gli Ethereum, le due monete virtuali più conosciute e negoziate e quelle che, dunque, trainano il mercato delle criptovalute, hanno fatto registrare un alto livello di volatilità in questi mesi, raggiungendo il massimo annuale.

Secondo i dati che sono stati forniti dall’indicatore Skew, analizzando un periodo di trenta giorni, la volatilità raggiunta da ETH/USD ha raggiunto livelli altissimi, sfiorando il picco che ci fu nel 2017.

Dunque, le prospettive future sono abbastanza chiare, soprattutto analizzando i grafici forniti da Bybt.com, che evidenziano come la volatilità del bitcoin a 30 giorni abbia raggiunto, appunto, il massimo annuale e si può prevedere facilmente come la fluttuazione sia destinata a continuare.

Questo scenario influenza sicuramente chi investe in criptovalute, perché un alto livello di volatilità implica che queste possano muoversi velocemente sia verso il basso che verso l’alto, offrendo possibilità di guadagno ma anche il rischio di perdite importanti per chi attua il day trading. Dunque, secondo gli analisti, potrebbe essere meglio aspettare che le criptovalute si assestino, soprattutto se non si è trader con un’alta propensione al rischio.

Tuttavia, soprattutto in un momento di instabilità come questo nel mercato delle criptomonete, diversi siti specializzati (come bitcoin champion) raccomandano prudenza nelle operazioni.

Acquistare in un mercato ribassista

Ad aprile la coppia BTC/USD aveva fatto registrare un picco sfiorando i 65.000 $, per poi crollare del 50% in questo ultimo periodo, ma da cosa dipende questa fluttuazione importante?

Le criptovalute, come altri asset finanziari, sono particolarmente influenzabili da fattori esterni, ad esempio geopolitici ed economici. Il crollo, infatti, si è verificato a seguito dei tweet contro il Bitcoin provenienti da Elon Musk, numero uno di SpaceX e Tesla, e a seguito della chiusura della Cina sul Bitcoin e le altre criptovalute.

In questo scenario Ethereum ha seguito l’andamento dell’asset di riferimento cioè il Bitcoin, la loro correlazione positiva è a circa 0,84, passando dal record di aprile quando si assestava sui 4.380 $ ad un calo del 60%.

Dunque, in questo periodo i rialzisti vedono possibilità di guadagno e lo considerano un ottimo momento per acquistare, come la fondatrice di Ark Investment Management, secondo cui il prezzo target del bitcoin rimane a 500.000 $.

I rialzisti, infatti, hanno già aiutato le due criptovalute a recuperare valore, si parla del 36,12% per il Bitcoin e del 68,52% per l’Ethereum. Secondo gli analisti il trend rialzista è destinato a perdurare, spinto dai timori legati all’inflazione ed altri ed altri fattori macroeconomici.

Dunque, è un buon momento per investire o è meglio aspettare?

Secondo gli esperti, comprare in un mercato ribassista è rischioso, infatti gli analisti di BiotechValley, facendo notare come il bitcoin sia crollato nonostante il 4% in più dell’indice dei consumi negli Stati Uniti, indicano un prezzo target di 15.000 $ per la criptovaluta.

Dunque, soprattutto per gli investitori con una bassa propensione al rischio, in questo momento sarebbe forse meglio attendere perché, secondo alcuni analisti, ci vorrà del tempo prima che il mercato delle criptovalute si assesti in modo stabile, soprattutto dopo un crollo del 60%.

Gli esperti indicano infatti come i segnali di ripresa coincidano con il maggior numero di contratti future sui Bitcoin, mentre c’è stata la liquidazione di 12 miliardi di posizioni long a seguito del crollo di maggio. 

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