Biandrate: muore Adil Belakhdim sindacalista dei Cobas

A Firenze bloccato il negozio Lidl di via Baracca dalle organizzazioni politiche e sociali della sinistra cittadina

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 giugno 2021 18:26
Biandrate: muore Adil Belakhdim sindacalista dei Cobas

Bloccata la Lidl di via Baracca 177 da un gruppo di solidali per la morte del lavoratore e delegato sindacale Adil Belakhdim a Biandrate, a pochi chilometri da Novara.

Il sindacalista del Si Cobas di 37 anni è morto durante una manifestazione. Adil era impegnato in un picchettaggio ed è stato investito da un camion che ha forzato il presidio all'esterno del magazzino travolgendo i lavoratori.

Non è la prima volta che accade: ricordiamo il caso del sindacalista Abd El Salam, delegato USB di 53 anni travolto da un tir il 14 settembre del 2016 durante le proteste a Piacenza. Ma pensiamo a quello che è successo l'altro ieri alla Texprint di Prato, dove un responsabile dell'azienda ha colpito con un mattone di cemento sulla testa di un operaio.

“La morte di Adil Belakhdim lascia sgomenti. Ci sono principi e diritti, come quello allo sciopero, che in democrazia sono sacrosanti. È doveroso fare luce su quanto accaduto. Tutta la mia vicinanza alla sua famiglia”. Lo scrive su Twitter la deputata di Forza Italia Deborah Bergamini, sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento del governo Draghi.

"Non si può morire mentre si manifesta, neppure se la manifestazione non è autorizzata. E' fondamentale ribadire, anche e sopratutto in un drammatico momento come questo, che le rivendicazioni dei lavoratori, nel loro stesso interesse, devono e possono stare - sempre - nell’alveo della legalità e nel rispetto di tutti: di chi la pensa diversamente, di chi ha la fabbrica accanto, di chi sta facendo il proprio dovere. La violenza non è mai giustificata né giustificabile”. A poche ore dai fatti di Tavazzano e a mesi dal picchetto non autorizzato dei Sì Cobas a Prato il sindaco Biffoni lancia un messaggio forte a manifestanti e sindacati: “E’ possibile, anzi doveroso, difendere i propri diritti, ma mai ostacolando i diritti di altri lavoratori.

Chi alimenta tensioni e scontri è un irresponsabile e l'esasperazione non può giustificare reazioni violente. A Prato, come stiamo dimostrando con serietà e concretezza, le istituzioni hanno percorsi dedicati a chiunque voglia denunciare condizioni di illegalità o sfruttamento e anche questa mattina si sono svolti colloqui con i lavoratori. Aiutare i lavoratori è questo: farlo nell’alveo delle regole”.

“La notizia di queste ore che arriva da Novara dovrebbe scuotere tutto il sistema politico e istituzionale: non è il primo sindacalista che viene ucciso in questi anni, mentre lotta di fronte ai luoghi in cui si lotta per la dignità di chi lavora. La logistica – sottolineano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e antonella Bundu con Lorenzo Ballerini di Campi a Sinistra ed Enrico carpini di Territori Beni Comuni in città Metropolitana – è una delle frontiere in cui si consumano le nuove forme di sfruttamento estremo, analogamente a quanto accade anche all'interno della Texprint, dove si sono ripetute in questi giorni aggressioni ai lavoratori in presidio.

Basta con la retorica della legalità, applicata solo dall’alto verso il basso: che senso ha il silenzio delle nostre amministrazioni locali, sempre pronte a commentare con toni gravi le statistiche quando vengono pubblicate, ma poi del tutto assenti di fronte alle lotte reali che nascono sul nostro territorio?Se quella morte fosse avvenuta davanti alla Texprint che parole di circostanza avremmo letto da parte della politica toscana? A cosa sarebbero servite?Ci uniamo alla richiesta del Si Cobas – concludono Palagi, Bundu, Ballerini e Carpini – di ottenere risposte e impegni a comuni, città metropolitane, Regione e Governo”.

"Alla famiglia, alle compagne e ai compagni di Adil, al Si Cobas Lavoratori Autorganizzati, va tutta la nostra vicinanza, le nostre condoglianze e la solidarietà. E' l'ennesima tragedia del settore della logistica che non può passare sotto silenzio o restare impunita" dichiarano da Potere al Popolo Firenze.

"Davvero, non ci sono parole, solo lacrime di rabbia. In queste ore siamo impegnati in tutta Italia a sostenere lo sciopero unitario chiamato oggi da Si Cobas e USB, per la prima volta insieme, proprio per rispondere ai gravi attacchi squadristici che nei giorni passati hanno fatto feriti gravi e rischiato un morto. Dobbiamo sapere che a misura di quanto i lavoratori alzano la testa, c'è una risposta violenta di grandi multinazionali, cooperative, padroncini, che faranno pressione su altri lavoratori, sulle forze dell'ordine, per sedare la lotta in ogni modo. Alle realtà di base e a alle organizzazioni politiche, spetta di costruire intorno ai lavoratori della logistica e ai loro combattivi sindacati, la massima solidarietà possibile. Cercando in ogni luogo, media, case del popolo, istituzioni locali e nazionali, di portare avanti le loro rivendicazioni. Fino a che queste ingiustizie non finiranno!"

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