Base militare a Coltano: la sinistra toscana dice no

Anche Italia Viva contraria. Mentre WWF e LIPU difendono il Parco

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 aprile 2022 19:57
Base militare a Coltano: la sinistra toscana dice no

Pisa, 15/04/2022- "Stop al consumo di suolo e miglior uso delle risorse del PNRR. La Biodiversità ha bisogno di azioni concrete e non di soli annunci" Il WWF Alta Toscana e la Lipu Toscana esprimono al tempo stesso sollievo e preoccupazione in merito alle ultime vicende intorno al progetto della base militare di Coltano all’interno del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Nonostante gli spiragli aperti circa l’abbandono dell’idea di realizzare l’opera all’interno del Parco Regionale, in un’area di grande pregio naturalistico e agricolo, con una fauna visibile ed invisibile che in quell’ambiente prospera e vive, resta alta la preoccupazione sulla realizzazione dell’opera in sé stessa, pur se il progetto dovesse essere spostato oltre i confini protetti.

Ciò, infatti, rappresenterebbe un ulteriore consumo di suolo, un disturbo per la biodiversità degli agro-ecostistemi pisani e un nuovo smacco al territorio naturale, a poche settimane dall’inserimento della tutela di biodiversità ed ecosistemi tra i principi fondamentali della Costituzione e alla luce della nuova Strategia europea sulla biodiversità per il 2030, tra le cui ambiziose azioni vi è l’estensione ad almeno il 30% della superficie terrestre e marina protetta. Va evidenziato, infine, il cattivo utilizzo dei fondi del PNRR (che finanzia anche la discussa opera militare), che destina le briciole alla conservazione della biodiversità e ulteriori importanti risorse alla Difesa, che pure nel bilancio ordinario dello Stato conta su moltissime risorse. Mentre tutti i giorni agiamo per difendere le piccole e grandi aree naturali periodicamente sotto attaccato, noi volontari ambientalisti ci chiediamo se e quando la politica riuscirà davvero a vedere e promuovere concretamente un mondo diverso, per le generazioni presente e future, umane e non umane.

Il Green Deal, così solennemente annunciato e fortemente promosso, non può essere una simulazione ma deve rappresentare ovunque, in Toscana e in ogni parte del mondo, un cambiamento concreto, che ponga al centro la conservazione della biodiversità, un miglior uso delle risorse e il vero benessere delle persone.

“Poligoni di tiro, uffici, centri di addestramento militare e di stoccaggio, villette, piste di atterraggio per elicotteri nel Parco di San Rossore avrebbero un impatto devastante sugli equilibri ambientali e sulla biodiversità dell’area. Non solo, passare dagli attuali 54 metri quadri della base militare dismessa ai 729 mila del progetto non significherebbe recuperare un contenitore abbandonato ma consumare suolo in maniera ingiustificata e in deroga a ogni norma di valore ambientale ed ecologico”.

A dirlo Nicola Danti, Alice Rossetti, Stefania Saccardi, Stefano Scaramelli, Maurizio Sguanci, rispettivamente i due coordinatori regionali del partito, la Vicepresidente della Regione, il Vicepresidente del Consiglio regionale e il Consigliere regionale di Italia Viva, sull’opera destinata alla difesa nazionale nella Tenuta di Coltano all’interno del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, in provincia di Pisa.

Approfondimenti

Per i rappresentanti regionali di Italia Viva la collocazione di Coltano è errata anche in considerazione del PNRR: “l’utilizzo dei fondi europei per la costruzione di una nuova base militare - spiegano - non è confacente con le finalità e le missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Sarebbe invece opportuno – concludono - individuare un’altra zona che meglio concili le istanze di tipo ambientale e che comporti un minor consumo di suolo, qualora si confermi la necessità di andare avanti nel progetto di una nuova base militare”.

Sinistra Italiana Toscana osserva con raccapriccio e sgomento la piega che ha preso il dibattito su di una nuova base militare: "Gli esponenti del Partito Democratico coinvolti nella vicenda (il ministro della Difesa Guerrini, il segretario del PD Enrico Letta, il presidente della Regione Eugenio Giani) infatti ora criticano solo il luogo scelto, evitando di parlare del vero problema: cioè sprecare ingenti risorse del PNRR per una nuova deleteria base militare.

La collocazione di queste strutture ha sempre un grande impatto ambientale, ovunque, non esistono territori adatti ad accogliere basi di guerra: mai. Tuttavia, in questo contesto, la discussione non può concentrarsi sull'individuazione del sito militare. Il vero vulnus è proprio la grave scelta di costruire una nuova base militare. Siamo preoccupati per questa folle corsa agli armamenti, di cui questo governo della Lega, Pd, IV, FI e 5stelle insieme con l’opposizione di Fratelli d’Italia sono sponsor, responsabili dello sperpero di denaro pubblico proprio in questo momento complicato dopo 2 anni dalla pandemia.

Non riusciamo davvero a comprendere come in una situazione di emergenza come quella della Toscana, il presidente Giani e il Pd, il partito di maggioranza relativa che governa questa regione, non aprano un confronto duro con il governo per chiedere che le risorse siano utilizzate per la sanità pubblica, il trasporto pubblico locale, per la grave crisi economica e sociale, per il lavoro che non c'è. Vogliamo ospedali, medici, infermieri, trasporti in Toscana: non una nuova base militare. Non vogliamo né armi, né soldati, né caserme!"

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