Bankitalia: “ChiantiBanca gode di buona salute”

Ma giovedì è stata visitata dalla Guardia di Finanza. Banca Etruria il 22 giugno a Processo. Intesa Sanpaolo ha inaugurato una nuova filiale Private Banking a Firenze e ripropone il 'capitale garantito', ma è in Dollari Australiani

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 giugno 2017 15:46
Bankitalia: “ChiantiBanca gode di buona salute”

“ChiantiBanca rimane in buona salute, nonostante la perdita dell’esercizio 2016: il fatto che siano state riscontrate errate contabilizzazioni e mancate verbalizzazioni non influisce”. Si è espressa così Luisa Zappone, direttrice della sede di Firenze di Bankitalia, in riferimento all’ispezione eseguita nella Bcc chiantigiana nei mesi scorsi che ha portato a importanti rettifiche di valore e, di conseguenza, a una perdita di bilancio di circa 90 milioni. “La nostra azione di vigilanza proseguirà – ha aggiunto la dottoressa Zappone nel corso del tradizionale incontro in cui viene illustrato il rapporto sull’economia regionale -.

Le nostre linee guida restano le stesse, e valgono per ChiantiBanca come per tutte le altre bcc: invitiamo al rafforzamento dei requisiti patrimoniali, che è possibile quando i flussi reddituali crescono. E visto l’andamento attuale dei tassi, bisogna rivedere le struttura dei costi, realizzare economie di scala e agire sul settore più complesso, quello dei crediti deteriorati”.

ChiantiBanca comunica che, a prosecuzione dell’ordinario iter istruttorio a seguito dell’esposto presentato dal Consiglio di Amministrazione, lo scorso 10 maggio, relativo alla irregolare classificazione di un titolo di stato nel bilancio 2015, la Guardia di Finanza ha ritirato giovedì, presso la sede di San Casciano in Val di Pesa, la documentazione che, per motivi strettamente tecnici, non era disponibile lo scorso 31 maggio. Anche il secondo incontro con la Gdf si è svolto – come il precedente - in un clima di massima trasparenza e totale collaborazione. A tal proposito, va ribadito come la banca abbia già provveduto – fin dal bilancio 2016 - alla completa sistemazione delle irregolarità e rispetti ampiamente i requisiti regolamentari, anche a fronte degli importanti accantonamenti effettuati nel bilancio 2016 volti a garantire un presidio ancor maggiore dei crediti a tutela massima di soci e clienti.

Dopo i tantissimi azionisti della Popolare di Vicenza, ora alla Confconsumatori di Prato è il momento dei risparmiatori traditi da Banca Etruria. Nelle ultime settimane infatti, nella sede dell'associazione pratese specializzata in diritto bancario, si sono presentati molti ex azionisti di Banca Etruria che hanno perduto i loro risparmi con il crack dell'istituto aretino. A spingerli verso la Confconsumatori è stata la notizia che, giovedì 22 giugno, presso il Tribunale di Arezzo, inizierà il processo penale contro 21 ex dirigenti della banca, accusati, a vario titolo e secondo le rispettive qualifiche, di plurimi reati di bancarotta fraudolenta.

"Fin dall'inizio della vicenda Etruria - spiega il presidente provinciale Marco Migliorati - la nostra associazione, a livello provinciale e regionale, si è contraddistinta per la propria attività a tutela degli ex azionisti e obbligazionisti della Banca". La Confconsumatori ha infatti iniziato e stà portando avanti alcune cause civili contro la nuova Banca Etruria ma adesso l'opportunità è più ghiotta perché é la Procura di Arezzo ad aver condotto le indagini e raccolto migliaia di pagine contro i 21 ex dirigenti della Banca.

"I nostri legali, specializzati nel diritto bancario ormai da più di 10 anni - continua Migliorati - hanno spiegato ai tanti risparmiatori già presentatisi che la Procura di Arezzo ha chiesto il rinvio a giudizio di 21 ex dirigenti della Banca e che, il 22 giugno prossimo, il Gip di Arezzo ha fissato la prima udienza in cui anche coloro che hanno perduto i propri investimenti, possono costituirsi parte civile per ottenere il risarcimento dei danni subiti". Ì capi di imputazione elaborati dalla procura della Repubblica sono ben 18 e tutti riguardano la violazione della legge fallimentare e la bancarotta fraudolenta in quanto, secondo i magistrati aretino, i vari dirigenti, negli anni, avrebbero distratto ingenti somme di denaro dalla Banca a vantaggio di imprese amorose.

"I risparmiatori che si sono già rivolti a noi - conclude il presidente Migliorati - sono di Prato è provincia ma alcuni anche di Quarrata, Montale e Agliana. Altri ne stanno venendo e ciò è un'ottima notizia perché le azioni cumulativa ci consentono di avere più peso e limitare al massimo i costi. C'è ancora tempo fino al 20 giugno".Per informazioni telefonare al 3804640227.

Intesa Sanpaolo Private Banking completa il proprio piano di coperturaterritoriale – previsto dal modello di servizio dedicato ai clienti High Net Worth Individual –con l’apertura di due nuove Filiali a Firenze e Napoli dove, da alcune settimane, sono giàoperativi 20 private banker nelle storiche sedi della Cassa di Risparmio di Firenze (via Bufalini). Sanpaolo Private Banking, offrono ai clienti le migliori competenze dell’intero Gruppo IntesaSanpaolo, grazie ad un modello di servizio, integrato e supportato da competenze intersettoriali,che comprende anche offerte dedicate all’asset management ed alle attività investment banking.

Per i clienti che volessero il "capitale garantito" Intesa-San Paolo appena iniziato il collocamento di un bond. E in effetti, il titolo presenta caratteristiche di una tranquillità: l'Emittente è la Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo Sviluppo, un organismo appartenente al Gruppo della Banca Mondiale presso l'ONU, e tassazione agevolata al 12,5% contro l'aliquota ordinaria del 26%, trattandosi dell'emissione di un Ente Sovranazionale. "C'è però un aspetto -commentano dall'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori- l'emissione non è in Euro ma in Dollari Australiani, e quindi il sottoscrittore si accolla in toto il rischio di cambio riguardo l'importo delle cedole erogate ed anche -e soprattutto- l'importo del capitale a scadenza oppure in caso di vendita sul mercato. Non propriamente un rischio adatto alla tipologia di cliente in cerca del famigerato capitale garantito".

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