Firenze presidiata dai militari, Ztl allargata e orari ridotti per i locali

Presidi fissi delle forze dell'ordine nelle principali piazze della movida notturna di Firenze, come Santa Croce

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 marzo 2014 16:20
Firenze presidiata dai militari, Ztl allargata e orari ridotti per i locali

Presidi fissi delle forze dell'ordine nelle principali piazze della movida notturna di Firenze, come Santa Croce. A presentare il piano, il prefetto Luigi Varratta e il vicesindaco Dario Nardella. E poi ztl notturna 'territorialmente allargata', un nuovo patto tra amministrazione comunale e locali notturni che preveda orari di apertura più brevi degli attuali: queste alcune misure di 'Incentrovivo', pacchetto di provvedimenti elaborato dal Comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica.

Firenze abdica così, dopo anni di Movida Soft e manda i militari in piazza come più volte richiesto dalle opposizioni che si sono succedute negli anni in Palazzo Vecchio. "Mettiamo le volanti nelle piazze" hanno chiesto a più riprese quei pochi banchini distribuiti sul centrodestra del Salone de' Dugento, ma né Domenici, né tantomeno Renzi hanno mai prestato il fianco portando avanti la cultura del dialogo ad ogni costo "Non militarizzeremo le piazze" ha esclamato più volte Matteo Renzi. “Nardella ha proposto per combattere degrado e movida molesta quello che noi sosteniamo da anni - interviene Marco Stella capogruppo di Forza Italia - movida in trasloco, limitazione di orari e controlli sulla vendita degli alcolici per i minimarket, telecamere e presidi fissi nelle piazze più calde.

Sono anni che chiediamo il rafforzamento dei presidi di polizia in centro per controllare le piazze, e nel piano strutturale abbiamo fatto una battaglia per regolamentare l’apertura indiscriminata dei minimarket, chiedendo controlli contro la vendita di alcolici ai minori ed in orari notturni. Non chiediamo i diritti d’autore per il copia e incolla, ma non vogliamo nemmeno passare per fessi. Nel consiglio del 3 giugno 2013 durante il dibattito sul Patto per la notte il Consiglio comunale ha approvato un mio ordine del giorno (n.00504/2013) che chiedeva la movida in trasloco, cioè un sistema di premialità per i locali del centro storico che decidevano di dislocare la propria attività alle Cascine chiudendo prima quella in centro" Primogeniture a parte: adesso la svolta.

Dopo che il Prefetto Luigi Varratta nei mesi scorsi ha sempre più aperto la strada ad una presenza delle Forze dell'Ordine non per militarizzare ma per coadiuvare i cittadini. Trovarsi di notte in centro attorniati da un gruppo di avventori alticci non è simpatico. Diritto di ciascuno decidere come passare la serata, il problema è quando quella famosa fascia personale finisce per essere intaccata dall'altrui comportamento fastidioso, irruento, qualche volta offensivo e lesivo. Può capitare, quando la notte il 98% dei negozi chiudono e le uniche luci accese sono negli Internet Point che mettono gli alcolici in vetrina con offerte speciali per i giovani a suon di bevi per 4 e paghi per uno. Chiudere i locali, controllare le strade.

Delle due l'una, ma anche tutte e due. Il vicesindaco Nardella ed il Prefetto Varratta hanno messo a punto un piano strategico che mira a mantenere l'ordine inasprendo i controlli anche attraverso telecamere e restrizioni di aree di transito e sosta. Per il dialogo, in special modo con i residenti riuniti sotto sigle eloquenti "Ma noi quando si dorme?", c'è sempre tempo, dopo aver ristabilito un minimo di ordine per poter operare. "Ringraziamo Dario Nardella, Cristina Giachi - scrivono i rappresentanti dei residenti del centro storico - per la loro disponibilità all’ascolto e per averci illustrato le iniziative che la Giunta intende adottare.

Abbiamo particolarmente apprezzato la dichiarata volontà del Vicesindaco di voler affrontare e risolvere il problema Movida senza scartare, a priori, la possibilità di ricorrere ad un regolamento (con sanzioni e premi) anzichè affidarsi ad un “patto”. Alcune delle iniziative annunciate fanno parte anche della nota che avevamo preparato ed abbiamo lasciato al Vicesindaco come promemoria dei nostri ”desiderata” e che l’Amministrazione Comunale potrebbe adottare/realizzare entro la fine della corrente legislatura.

E' per noi fondamentale che venga dato riscontro, puntuale ed immediato, da parte delle forze dell’ordine tutte, alle continue segnalazioni di disturbo alla quiete pubblica che comportano, di fatto, violazione alle leggi nazionali esistenti. Attendiamo fiduciosi che i fatti confermino le parole". Infine l'ipotesi di spostare la Movida alle Cascine. "Ma come, non doveva diventare un posto per bambini e famiglie? Adesso ci andranno tutti a bere? Meglio lì che in centro, così se la vedono tra loro" alcuni commenti. Ha fatto e sta facendo molto discutere questo passaggio proposto da Dario Nardella che trova il primo sostenitore nel Presidente della Provincia Barducci: “L’intuizione di Nardella va nella direzione giusta - Andrea Barducci accoglie con favore l’idea lanciata dal vicesindaco di Firenze per incentivare il trasloco fuori del centro storico dei locali che caratterizzano la cosiddetta movida fiorentina - Già adesso esiste di fatto una grande città interconnessa che può ospitare anche quelle funzioni che se restano concentrate entro le mura del centro fiorentino generano disagi ai residenti, che lamentano il rumore prodotto dai locali.

Quindi si tratta di riprendere l’idea lanciata da vicesindaco Nardella e poi svilupparla con un’ottica metropolitana". Di altro avviso la Fipe-Confcommercio Firenze, Andrea Angelini: "Se per assurdo tutta la movida si spostasse davvero alle Cascine, allora perché chiudere il centro? Penso a quelle persone adulte che non inseguono il divertimento nei locali e che vorrebbero semplicemente vivere il cuore cittadino dopocena in tranquillità. Ecco, queste persone si dirigeranno altrove.

Perché chiudendo il centro alle auto si finisce per creare strade deserte in cui i pericoli sono dietro l’angolo”. “Pensare – aggiunge Angelini, - che la realtà ci dimostra che le macchine in centro non sono mai tante, perché i posteggi scarseggiano. Quindi, più che alla Ztl pensiamo a un mezzo di trasporto dinamico per la sera. E non alziamo mai ‘muri’, perché il transito delle persone ha un’importante ricaduta in termini di percezione di sicurezza”. "Ma Proprio ora?" potrebbe essere l'esclamazione davanti alle ultime notizie che arrivano dai sindacati di polizia: “La “logica” dei tagli, che ora arriva addirittura a chiudere i presidi di polizia sul territorio, sia assolutamente inopportuna e non consapevole dell’importanza che il lavoro quotidiano degli operatori ricopre nell’attività’ di contrasto a tutte le forme di criminalità presenti in ogni ambito del tessuto urbano, differenziandosi e mimetizzandosi nell’ambiente scelto come campo d’azione per il malaffare” così Antonio Marrocco, segretario generale Silp per la Cgil Firenze "Non si razionalizzano le risorse “tagliando” l’operatività’ e la presenza delle forze dell’ordine sul territorio.

e’ ora che il buon senso porti tutti, chi la sicurezza l’amministra e la politica che la deve rendere possibile, a fare uno “sforzo”, fuori dalle demagogie e dagli slogans del momento, per dotare questo paese di una polizia pronta a contrastare, in modo organico, la criminalità; criminalità che, al contrario dei nostri politici o “tecnici”, non applica la stessa politica dei tagli ma che, al contrario, sempre più si radica nel territorio, si espande, si specializza, crea alleanze e collaborazione in ambito malavitoso ed “investe” in strumenti e mezzi sempre più sofisticati e moderni"

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