Tablet e videogiochi, per i bambini sono troppi 40 minuti al giorno

Domani a Careggi convegno organizzato dall’Associazione ottici optometristi di Confcommercio Firenze in collaborazione con la Clinica Oculistica dell’Ateneo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 marzo 2014 21:54
Tablet e videogiochi, per i bambini sono troppi 40 minuti al giorno

Firenze, 6 marzo 2014 – Ottici e medici oculisti a confronto. Si svolgerà venerdì 7 marzo nell’aula magna del Nic (largo Brambilla 3) a Careggi l’annuale appuntamento organizzato dall’Associazione ottici optometristi di Confcommercio Firenze in collaborazione con l’Università di Firenze-Clinica Oculistica. Il tema del seminario riguarderà le controversie in ambito ottico-oftalmologico e vedrà il susseguirsi di interventi di ottici e medici oculisti che tratteranno una serie di argomenti quali la protezione dalla luce solare e la qualità della vita dopo l’intervento alla cataratta.

Ad introdurre la giornata sarà il professor Ugo Menchini, direttore della clinica oculistica di Careggi. “Un convegno particolarmente interessante perché mette a fuoco argomenti spesso non considerati nella giusta maniera attraverso il confronto tra medici oculisti e ottici”, dice Menchini. Durante il convegno, come fa sapere il presidente dell’Associazione ottici optometristi Gianni Ristori, si parlerà “delle lenti a contatto che, indossate la notte, permettono di correggere i difetti visivi durante il giorno”.

Sono indicate soprattutto “per i miopi entro le cinque diottrie”. “Ma prima bisogna analizzare bene la conformazione dell’occhio”, fa sapere Ristori. Altro argomento di grande interesse è la protezione degli occhi dalla luce che proviene da schermi quali tablet e videogiochi. “Attenzione soprattutto ai bambini – è il monito di Ristori -. È importante che non stiano più di 40 minuti al giorno davanti a questi apparecchi. E che soprattutto non li usino prima di andare a letto”.

Questo perché l’emissione di luce blu-viola può portare ad alterazioni del ciclo sonno-veglia. Anche gli adulti devono stare attenti. Come? Intanto mantenendo la giusta distanza dal tablet e, magari, utilizzando le lenti apposite per filtrare la luce blu-viola. Il seminario sarà anche l’occasione per un omaggio a Otto Wichterle, ingegnere cecoslovacco che per primo inventò le lenti a contatto morbide. A lui saranno dedicati un filmato ed una esposizione a fumetti per ripercorrere le tappe con cui arrivò a tale rivoluzionaria invenzione.

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