Statua di Gamerra gettata in un fosso, sfregio alla storia

Ferrucci e Tognocchi- “Gesto vergognoso”. Situata davanti al cimitero di Riglione (Pisa), divelta e ritrovata in un fosso

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 febbraio 2014 14:33
Statua di Gamerra gettata in un fosso, sfregio alla storia

Atto vandalico avvenuto ieri a Pisa, dov'è stata sfregiata la statua in bronzo che raffigura Gian Paolo Gamerra, maggiore dell'esercito italiano trucidato dai nazisti insieme a nove dei suoi uomini per essersi rifiutato di consegnare loro mezzi e armi dopo l'armistizio. La statua del maggiore medaglia d'oro al valor militare ucciso il 9 settembre 1943, il giorno dopo l'armistizio, si trovava davanti al cimitero di Riglione, alla periferia di Pisa, è stata trovata dai vigili urbani semisommersa in un fosso nelle vicinanze. L'assessore alla cultura della Regione Toscana, Cristina Scaletti: "E' triste trovarsi a commentare episodi di questo tipo - ha aggiunto -, noi però non abbassiamo la guardia e vogliamo stigmatizzare con forza questo brutto episodio, frutto del vandalismo più bieco.

Compiere un gesto del genere significa ignorare colpetamente la storia e cosa significarono il nazifascismo e la guerra. Ci auguriamo che i responsabili vengano individuati, per quanto ci riguarda continueremo a coltivare con immutata tenacia la cultura della memoria come vaccino contro rigurgiti inaccettabili". “Quanto accaduto alla statua del maggiore Gamerra va fermamente condannato: si tratta di un gesto vergognoso, di uno sfregio alla memoria di un eroe per la nostra comunità. Gamerra fu ucciso dai nazisti per essersi rifiutato di consegnare mezzi e armi: il suo sacrificio deve essere sempre ricordato e commemorato, lo stesso vale per i tanti altri militari che si rifiutarono di passare dalla parte del nemico e difesero con la propria vita il nostro paese.

Ci auguriamo che i responsabili di questo atto vengano individuati quanto prima” così i consiglieri regionali Pd Ivan Ferrucci e Pier Paolo Tognocchi, commentano quello che è successo alla statua del maggiore Gian Paolo Gamerra - maggiore dell'esercito italiano, medaglia d'oro al valor militare, che il 9 settembre 1943, il giorno dopo l'armistizio, fu trucidato dai nazisti insieme a nove dei suoi uomini per essersi rifiutato di consegnare loro mezzi e armi - situata davanti al cimitero di Riglione (Pisa), divelta e ritrovata in un fosso.

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