Seves, ritirare la procedura di mobilità per non perdere l'azienda

Grassi, Petraglia, Casucci e Bruschi e SEL Firenze: "Andiamo in fabbrica a sostenere i lavoratori"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 febbraio 2014 17:12
Seves, ritirare la procedura di mobilità per non perdere l'azienda

Prosegue la lotta degli operai di Seves Firenze tra le mura dello stabilimento di Castello destinato alla chiusura. "SEL Firenze ha dolorosamente appreso della decisione, presa dalle banche creditrici della Seves, di avviare le procedura di mobilità, anticamera del licenziamento, per 100 lavoratori delle storica azienda Seves produttrice di mattoni in vetro, gettando i lavoratori e le loro famiglie nello sconforto più profondo. Chiediamo che la procedura di mobilità venga ritirata" Lo affermano congiuntamente gli eletti in Senato, Comune e Quartiere 5, sen.

Petraglia, Grassi, Casucci e Bruschi insieme alla Coordinatrice del Quartiere 5 e al Coordinatore cittadino di SEL, Simonutti e Imprescia. "Chiediamo che, in presenza di un'acquirente interessato alla Seves ma non al sito produttivo fiorentino, le banche creditrici svolgano il ruolo che loro compete: non fare "il lavoro sporco" - licenziando lavoratori per rendere più appetibile l'acquisto dell'azienda (anzi, di parte di essa) - bensì cercare alternative industriali, ovvero imprenditori capaci e che abbiano un piano industriale che possa rilanciare e diversificare il sito di Firenze.

Riteniamo che in questa vicenda gli istituti di credito come Banca Intesa e Unicredit abbiano grosse responsabiltà anche nei confronti della città di Firenze e che abbiano il dovere di sostenere le ripresa economica del paese invece di distruggere realtà industriali importanti che hanno fatto la storia di questo territorio e dell'intera regione. Chiediamo altresì alle istituzioni locali di adoperarsi anch'esse nella ricerca di valide e credibili alternative industriali per il sito di Firenze.

Il tempo a disposizione sta per scadere. - concludono - Con questo spirito parteciperemo stasera al primo degli eventi organizzati dai lavoratori presso lo stabilimento di via Reginaldo Giuliani, chiamando la popolazione a varcare i cancelli della fabbrica per sostenere la lotta dei lavoratori."

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