Unicoop: nel 2013 aumentano le vendite dei prodotti alimentari e crescono soci

Più occupati e quote di mercato per la cooperativa di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 febbraio 2014 21:49
Unicoop: nel 2013 aumentano le vendite dei prodotti alimentari e crescono soci

Unicoop Firenze chiude il 2013 con vendite per 2,4 miliardi, praticamente quelle dell’anno precedente (-0,3 per cento). All’interno di questo dato è interessante vedere il risultato delle vendite dei generi alimentari che invece crescono dell’1,3 per cento. Aumentano anche i clienti (+1,4 per cento) e anche il numero dei soci (26.000 in più) che in Toscana hanno ormai superato il milione e 200.000. In percentuale significa che nell’80 per cento delle famiglie che risiedono nelle zone in cui opera Unicoop Firenze, c’è almeno un socio. In pratica la cooperativa conquista nuove quote di mercato e si conferma un punto di riferimento per le famiglie nell’ennesimo anno horribilis di questa lunga crisi.

Questo grazie anche a una politica sempre più aggressiva dei prezzi che, anche quest’anno, ha regalato a Unicoop Firenze la palma della convenienza nazionale nelle classifiche di Altroconsumo, mensile dell’omonima associazione indipendente dei consumatori. Positivo anche il dato relativo agli occupati: il 2013 è stato l’anno del rinnovo del contratto integrativo aziendale, un integrativo molto innovativo dove si sono fortemente ridotti i contratti a termine, rendendo il lavoro più stabile, dove è stato introdotto il criterio con cui i dipendenti percepiranno una percentuale sugli utili commerciali; gli occupati al 31 dicembre 2013sono circa cento in più dell’anno precedente (+ 1,40 per cento). Questi risultati sono anche più rilevanti, considerando il fatto che fra il 2012 e il 2013 c’è stata una forte contrazione di vendite nel settore no food a livello nazionale e nello stesso anno Unicoop Firenze ha proseguito il processo di riconversione degli ipermercati in superstore, cheha portato, in cifre, ad una riduzione della superficie di vendita, in gran parte dedicata a questo settore, di circa seimila metri quadri.

Tutto questo ha concorso alla riduzione del fatturato nel settore non alimentare.

Notizie correlate
In evidenza