La violazione del diritto di cronaca denunciata da Nove da Firenze sabato scorso, spinge il Sindacato dei Giornalisti ad un comunicato in cui stigmatizza la Polizia ferroviaria per aver sottratto a cameraman e fotoreporter la possibilità di documentare luoghi e situazioni relativi a un servizio essenziale per tutti quale il trasporto pubblico. Questo quanto intende sottolineare l'Associazione Stampa Toscana a proposito dell'intervento della Polfer che, venerdì, ha impedito riprese tv e foto all'arrivo alla stazione di Santa Maria Novella del presidente della Regione Enrico Rossi, impegnato in un giro di valutazioni sullo stato del servizio ferroviario regionale: "A memoria, non si ricordano interventi analoghi in altre occasioni in cui erano presenti e operativi cameraman e fotografi, come le diverse partenze dei Treni della memoria o l'arrivo in stazione di personalità italiane ed europee". L'Associazione Stampa ritiene pretestuoso il richiamo al Regio Decreto del 1941, che vietava le riprese in stazione per motivi bellici – tanto più che questo Regio Decreto è tra gli atti normativi cancellati dal Decreto legislativi 66/2010 – e vigilerà perché non vada in porto nessun tentativo censorio e perché sia garantito pieno di diritto di cronaca su un servizio che interessa l'intera cittadinanza, in questo chiamando alle proprie responsabilità anche la direzione regionale di Trenitalia.
AssoStampa: la stazione di Firenze è un luogo pubblico
La Polizia Ferroviaria venerdì ha impedito agli operatori dell'informazione di fotografare, o filmare Enrico Rossi, in base ad un regio decreto abolito da tempo. Dopo la denuncia di Nove da Firenze interviene il Sindacato dei Giornalisti