Morte a Orbetello, ipotesi scioccanti, cosa non ha funzionato?

Magnolfi e Agresti (Ncd): «Dagli ispettori risultanze scioccanti. Lì qualcosa non ha funzionato. No ad alibi su cavilli procedurali per la diffusione della relazione». Il Nuovo Centrodestra a Marroni: «Non impari da Rossi il gioco dello scaricabarile»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2013 14:35
Morte a Orbetello, ipotesi scioccanti, cosa non ha funzionato?

Ispettori ministeriali hanno lavorato sull’ospedale di Orbetello a seguito del decesso, avvenuto il 25 agosto scorso, della diciassettenne Valentina Col. I risultati - a detta di esponenti politici che hanno preso a cuore il caso - presenterebbero aspetti scioccanti, ed il rischio può essere quello di scivolare nell'apparato burocratico che non individua colpe ma solo problemi procedurali. «Che la relazione degli ispettori ministeriali che hanno lavorato sull’ospedale di Orbetello a seguito del decesso, avvenuto il 25 agosto scorso, della diciassettenne Valentina Col abbia contenuti a tratti scioccanti è vero.

Che sarebbe stato bene che Regione e Asl ne apprendessero i contenuti non attraverso i giornali, è altrettanto vero, benché a ben guardare gli ispettori abbiano condotto gli audit alla presenza anche dei rappresentanti della Regione Toscana e della Asl 9 di Grosseto». «Ora, però, al tentativo di spostare tutta l’attenzione dai tragici contenuti della tragedia ai cavilli procedurali della sua diffusione noi non ci stiamo. Ed è invece questo che il sistema sanitario toscano tutto intero, dai vertici della Asl 9 fino all’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni che scrive al ministro Beatrice Lorenzin ‘minacciando’ crisi di fiducia nei rapporti istituzionali e proposte di legge per blindare gli esiti del lavoro di ispezione.

Auspichiamo che l’assessore Marroni non voglia mutuare dal governatore Rossi l’abitudine al gioco dello scaricabarile». «Così non vale. Una giovane è deceduta, il ministero aveva il diritto di farsi un’idea dei perché e se il quadro raccolto non piace ai titolari della sanità toscana ci pare che questo sia il minore dei mali. Piuttosto che guardare alla pagliuzza delle modalità di diffusione della relazione, si badi alla trave dei problemi che sono stati rilevati, affinché casi simili non abbiano a ripetersi».

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