Ammortizzatori, Regione Toscana e parti sociali: ''Troppe criticità''

La riunione – come ha spiegato Simoncini – è servita per un'analisi comune in vista del decreto interministeriale che il Governo sta per emanare in proposito e sul quale la Conferenza delle Regioni e Province autonome dovrà esprimere un parere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 dicembre 2013 19:06
Ammortizzatori, Regione Toscana e parti sociali: ''Troppe criticità''

FIRENZE – Ammortizzatori sociali in deroga: il punto della situazione è stato fatto questo pomeriggio dall'assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini che ha riunito intorno ad un tavolo le parti sociali e i rappresentanti dell'Inps e della direzione del Lavoro a livello regionale. La riunione – come ha spiegato Simoncini – è servita per un'analisi comune in vista del decreto interministeriale che il Governo sta per emanare in proposito e sul quale la Conferenza delle Regioni e Province autonome dovrà esprimere un parere.

Sia da parte dell'assessore, sia da parte delle parti sociali, sono state elencate una serie di criticità e incongruenze che verranno rappresentate in sede di parere. Da una prima lettura della bozza di decreto emergono in primo luogo criteri più restrittivi per la concessione degli ammortizzatori in deroga. Per la cassa integrazione è prevista una riduzione del periodo coperto: un massimo di 8 mesi nell'anno 2014, che si ridurrà a 6 mesi nel biennio 2015/2016). In secondo luogo è stato sottolineato il fatto che il trattamento, secondo la nuova bozza, non potrà essere autorizzato in caso di cessazione dell'attività dell'impresa, è prevista l'esclusione dal beneficio degli apprendisti, mentre l'anzianità aziendale richiesta è di almeno 12 mesi, contro un'anzianità aziendale di 90 giorni della norma previgente. Si prevedono inoltre ulteriori restrizioni anche per la mobilità rispetto ai periodi e ai destinatari: i lavoratori dovranno essere privi di altra prestazione legata alla cessazione del rapporto di lavoro e la durata della prestazione non potrà superare nel 2014 i 5 mesi per chi ha già beneficiato di più di 3 anni di mobilità in deroga, e di 7 mesi per chi ne ha beneficiato per meno di 3 anni. Se questo è il quadro normativo che si prospetta, l'assessore Simoncini e le parti sociali hanno ribadito che gli stanziamenti fino ad oggi messi a disposizione dal Governo per il finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per l'anno 2013 non sono sufficienti alla copertura di tutte le richieste pervenute. La richiesta unanime al Governo è dunque quella di un intervento che serva a garantire la copertura integrale del fabbisogno per l'anno in corso. Di fronte alle nuove regole, che saranno uniformi su tutto il territorio nazionale – è stato inoltre sottolineato - è scontato che il Governo dovrà garantire il finanziamento di tutti i trattamenti in deroga ai lavoratori che abbiano maturato i requisiti indicati nel decreto interministeriale oggi in itinere. Si è inoltre sottolineata la necessità di passare ad un regime universalistico, che non faccia differenza tra lavoratori nelle aziende con meno di 15 dipendenti e le altre. Infine i partecipanti al tavolo hanno concordato sulla regolarità dell'uso degli ammortizzatori in deroga nel territorio della Toscana.

Ciò anche grazie alle regole, particolarmente stringenti previste dalle linee guida che la Regione ha concertato con le parti sociali. E' stato comunque unanime l'impegno di tutti a tenere alta l'attenzione, anche sul versante dei controlli, che saranno sempre più mirati.

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