L’arte contemporanea invade nicchie e tabernacoli

Arte contemporanea in tabernacoli, nicchie ed edicole del centro storico; interventi temporanei da parte di artisti italiani e stranieri in dialogo con l’ambiente circostante e con il chiaro invito alla scoperta e riscoperta di questi piccoli spazi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 novembre 2013 17:33
L’arte contemporanea invade nicchie e tabernacoli

Arte contemporanea in tabernacoli, nicchie ed edicole del centro storico; interventi temporanei da parte di artisti italiani e stranieri in dialogo con l’ambiente circostante e con il chiaro invito alla scoperta e riscoperta di queste piccole spazi di rappresentazione del sacro. E’ il progetto “Si può produrre identità”, progetto Arcus curato e realizzato dal gruppo artistico ‘Spazi docili’ formato da Christian Costa e Fabrizio Ajello, in collaborazione con l’associazione AssoLudica e il Comune di Firenze. Il progetto verte sulla realizzazione di una serie di interventi di arte contemporanea in una manciata di nicchie del centro storico.

I lavori esposti dovranno dialogare con l’ambiente circostante e proporre nuove maniere d’uso di tale tipologia di spazi. Nessun intervento altererà in maniera permanente o andrà a danneggiare gli spazi concessi. Per secoli nicchie ed edicole sono state percepite e “vissute” come sedi privilegiate del sacro e dell’identità, come luoghi magici, dinamici, funzionali per la vita delle persone in transito e per gli abitanti dei luoghi circostanti. Oggi invece in molte città italiane e nelle loro periferie le edicole sono state inglobate nell’intricato tessuto urbano, spesso dimenticate in angoli ciechi di palazzine ormai moderne, svuotate del l loro significato, anche se alcune di esse racchiudono ancora affreschi sbiaditi o ex voto difesi da vetrate, molte altre sono ormai solo cavità nude, abbandonate alle intemperie e all’inquinamento.

Il progetto vuole ribadire un modello di arte pubblica conscio del territorio in cui interviene, capace di coinvolgere le comunità che abitano tali luoghi e di esprimerne le urgenze. Con questa prima serie di interventi si vuole iniziare un discorso di riuso e rivitalizzazione degli spazi pubblici negletti della città di Firenze da continuarsi nel tempo attraverso nuove edizioni di questo progetto e un fitto programma di azioni negli spazi urbani. Si parte sabato prossimo, 16 novembre, con un lavoro sul tabernacolo del giardino di Borgo Allegri, con il coinvolgimento dei bambini e dei volontari che gestiscono il posto nella creazione di favole e disegni legati alla storia del tabernacolo. Il progetto si concluderà nel maggio 2014.

Tra gli altri artisti coinvolti Giulio Delvè, Christian Costa Brychan Tudor (Galles) e Jo Nelson (New York). info@spazidocili.org www.spazidocili.org www.facebook.com/SpaziDocili

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