La banda dello specchietto che punta all'orologio, fermato un sospetto

Sceglievano con molta attenzione la loro vittima sulla base dell’orologio indossato al polso; poi con una ben elaborata tecnica, mettevano a segno il colpo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2013 15:30
La banda dello specchietto che punta all'orologio, fermato un sospetto

Sceglievano con molta attenzione la loro vittima sulla base dell’orologio indossato al polso; poi con una ben elaborata tecnica, mettevano a segno il colpo. La Squadra Mobile di Firenze ha catturato un ragazzo di 28 anni al momento ritenuto tra gli autori materiali di almeno uno dei furti, quello di un rolex - del valore di 5000 euro - consumata lo scorso 2 luglio a Firenze. L’inchiesta comprende infatti altri due analoghi episodi che risalgono al 19 e al 21 giugno scorso: in entrambi i casi i malviventi riuscirono ad impossessarsi di orologi di lusso ciascuno del valore di 20000 euro - un Patek Philippe Nautilus nel primo caso, un Rolex Date Just nel secondo.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, queste tre rapine sono state messe a segno tutte con la stessa modalità: una moto con una persona a bordo colpisce, in maniera apparentemente casuale, lo specchietto retrovisore sinistro di un’auto ferma nel traffico, così da costringere l’autista ad aprire il vetro per rimetterlo a posto; nel frattempo si affianca un’altra moto, con a bordo due persone che con forza immobilizzano il braccio del conducente strappandogli l’orologio di marca dal polso per poi dileguarsi agilmente tra le macchine.

Già dal primo episodio gli investigatori della Sezione Reati contro il Crimine Diffuso, coordinati dal Commissario Capo Dr.ssa Maria Assunta Ghizzoni, si sono subito messi sulle tracce dei rapinatori elaborando ogni singola informazione acquisita dalle vittime e dai testimoni sul luogo dei delitti; passando poi al setaccio la città, alla ricerca dei mezzi utilizzati dai “banditi”. Attraverso minuziose ed approfondite ricerche la polizia è così riuscita a rintracciare i motocicli riconducibili all’ultima rapina.

Al loro interno sono stati trovati proprio i caschi indossati da almeno due soggetti coinvolti. Le impronte successivamente rilevate dalla Polizia Scientifica hanno poi permesso agli investigatori di risalire all’identità del 28enne arrestato. I mezzi sono invece risultati intestati a terze persone, non solo estranee ai fatti ma anche completamente ignare di possedere un motociclo. Gli scooter erano infatti stati acquistati con documentazione falsa e questo permetteva ai rapinatori di muoversi liberamente per le strade senza destare sospetti.

Sulla base degli elementi raccolti dagli inquirenti il Gip presso il Tribunale di Firenze Dr.ssa Paola Belsito ha emesso, su richiesta del P.M. titolare dell’indagine Dr.ssa Giuseppina Mione un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del pregiudicato. Gli uomini della Squadra Mobile lo hanno catturato ed accompagnato a Sollicciano. Continuano le indagini per individuare gli altri eventuali componenti del gruppo criminale e per accertare le responsabilità dell’arrestato nelle altre due rapine di orologi precedenti al 2 luglio.

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